Giallo sui finanziamenti per il Castello Svevo


AUGUSTA – A pochi giorni dalla pubblicazione dell’immagine del Castello Svevo di Augusta, posto sotto sequestro il 15 febbraio scorso, come copertina di una inchiesta del magazine anglo-americano The Art Newspaper sui finanziamenti “negati” all’Italia dall’Unione europea a seguito di “gravi errori burocratici“, si apre un nuovo giallo sugli attesi stanziamenti per il recupero del maniero federiciano.
Risale a quest’ultima domenica l’annuncio che il Castello Svevo di Augusta e quello Aragonese di Brucoli sarebbero stati infatti inseriti nella lista dei siti da ristrutturare e consolidare con urgenza, nell’ambito del “Patto per la Sicilia”, ovvero un maxi piano da decine di miliardi di euro per la riqualificazione dei beni ambientali, storico-paesaggistici ed artistici della Regione Sicilia, sottoscritto dalla Giunta regionale lo scorso martedì 17 maggio.
Si è trattato di una comunicazione del segretario cittadino del Pd Giancarlo Triberio, che, informato a riguardo dall’assessore regionale all’Istruzione Bruno Marziano, ha inteso riconoscergli il merito di aver proposto l’inserimento dei beni monumentali augustani nell’elenco complessivo dei beneficiari dello stanziamento: “Una lodevole iniziativa sostenuta con forza anche dal locale circolo del Pd di Augusta che permetterà, si spera a breve, di destinare circa dieci milioni di euro ai lavori di consolidamento del Castello Svevo e due milioni e mezzo per la messa in opera del Castello Aragonese di Brucoli, nella prospettiva di una rapida riapertura al pubblico di questi luoghi dall’incalcolabile valore culturale“.
Arriva in data odierna la secca smentita di Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione Bilancio e Programmazione all’Ars, sostenendo di aver appreso dalla stampa “di ipotetici finanziamenti che da Noto ad Augusta, passando attraverso Siracusa, sarebbero stati elargiti, benignamente, dalla Giunta regionale di Governo” e chi si tratterebbe di “nulla di più falso“.
Riferisce che la Giunta Regionale di Governo, martedì scorso, non avrebbe approvato alcun elenco delle opere da finanziare in Sicilia, ma si sarebbe limitata ad approvare le macro aree su cui poi, “nei modi e nelle forme previste dalla legge, e non dai capricci personali“, calare i singoli progetti. Nel merito aggiunge: “Mercoledì scorso l’Assessore al Territorio e Ambiente e il Vicepresidente della Regione non si sono presentati in commissione Bilancio e Programmazione in quanto, per iscritto, hanno giustificato la loro assenza asserendo di non aver ancora la Giunta di Governo deliberato sui singoli progetti da finanziare, per cui o hanno mentito alla Commissione o sparano castronerie sui giornali“.
Il parlamentare regionale del Ncd precisa che il nuovo elenco da inviare a Roma non sarebbe ancora stato approvato, forse nei prossimi giorni, considerato che la commissione di merito, quella da lui presieduta, non avrebbe ancora ricevuto nulla. “Per cui è certo che l’elenco esiste nella pia mente di qualche assessore o solo nelle copie, ormai vecchissime, che circolano da più di tre mesi“, attacca.
Vinciullo denuncia “tentativi maldestri di accaparrarsi meriti inesistenti” da parte di alcuni componenti della Giunta regionale, e in particolare “l’azione litigiosa e insopportabile che il Pd, a tutti il livelli, esercita rendendosi spesso, da solo, carnefice e killer di un Governo imbelle i cui componenti, sbirciando nelle carte dei colleghi, cercano di accaparrarsi il lavoro altrui che, invece, è frutto di mesi e mesi, se non di anni, di impegno serio, documentato e certo“.
Ricordiamo che il parlamentare regionale ha nel recente passato sostenuto che il mancato intervento dello Stato per il Castello Svevo sarebbe dovuto al fatto che “il progetto superava ampiamente la soglia massima consentita dalla legge”, invitando quindi la Soprintendenza a “spacchettare in due il progetto originario di 10 milioni di euro“. Infatti la soglia dei 10 milioni di cui si parla ormai da anni sarebbe prevista esclusivamente per i beni monumentali ricadenti nei siti Unesco, motivo per cui il Mibact avrebbe bocciato il progetto originario e i finanziamenti europei sarebbero andati perduti.
Al momento, l’unico stanziamento certo per il maniero federiciano risulterebbe quello annunciato il mese scorso di 225 mila euro, destinato al consolidamento delle lesioni passanti lungo il tratto a mare del muro di cinta nord-est.