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Giovane musicista augustano realizza un sogno: laureato con tesi sui Pink Floyd, la consegna a Nick Mason

AUGUSTA – È la storia di un giovane concittadino che ha di recente realizzato un sogno, non lasciando nulla al caso, bensì pianificando un percorso di studi che consentisse di centrarlo, coltivando con sacrificio il proprio talento e perseguendo con dedizione i propri obiettivi. Si tratta di Andrea Zanti, ventiseienne di Augusta, laureato in Lingue e Letterature straniere all’Università di Catania, musicista, con la passione smisurata per band quali Queen, Beatles, Dire Straits e, su tutte, i Pink Floyd.

Nei giorni scorsi, Zanti è riuscito a incontrare a Londra proprio Nick Mason, il batterista dei Pink Floyd, e gli ha potuto consegnare una copia della sua tesi di laurea, basata su The endless river (album uscito nel 2014), l’ultimo album della leggendaria band britannica. Il giovane augustano, infatti, si era laureato quasi un anno fa presentando una tesi sperimentale in inglese sulle strategie comunicative del marketing musicale nell’era dei social network dal titolo “The power of social networking in the 21st century: the case of Pink Floyd’s The endless river”.

Una volta laureato, volevo che il mio lavoro non restasse fine a se stesso, buono solo per ornare gli scaffali di una libreria, come avviene spesso e purtroppo con le tesi di laurea – ci spiega Zanti –. Volevo che i Pink Floyd venissero a conoscenza di questo lavoro. Da amante della loro musica, donar loro una copia della mia tesi sarebbe stato in un certo senso il coronamento del mio percorso di studi“.

Così non si è arreso e, per un anno, si è prodigato nell’inviare e-mail e messaggi, attraverso tutti i canali a sua disposizione, a David Gilmour, chitarrista e voce della band, e al batterista Nick Mason per informarli del suo lavoro, sperando di ottenere una risposta. “Gilmour e sua moglie, Polly Samson, non mi hanno fornito alcun riscontro limitandosi a un silenzio facilmente prevedibile. Mason, invece, lo ha saputo e ha anche fatto in modo che, la scorsa estate, mi venisse consegnata una sua foto autografata in segno di ringraziamento e di apprezzamento per il mio lavoro“.

Approfittando, poi, dell’allestimento al Victoria & Albert Museum di Londra della mostra itinerante “Their mortal remains” sui 50 anni dalla nascita dei Pink Floyd, determinato a portare a termine quella che era ormai diventata una vera e propria missione, lo scorso 16 giugno Zanti si è imbarcato su un volo per l’Inghilterra, in sordina, evitando di pubblicizzare il viaggio sui social network, per scaramanzia.

Tramite altri appassionati pinkfloydiani, sono venuto a conoscenza di un evento speciale, all’interno della mostra, a cui avrebbe preso parte anche Nick Mason – prosegue nel racconto il ventiseienne –. Ho acquistato il biglietto per partecipare come spettatore alla conferenza riuscendo a prender posto in prima fila… per il resto, ho incrociato le dita sperando di poter approcciare Mason una volta terminato l’evento“.

Facile immaginare com’è andata. il giovane augustano ha avuto l’opportunità di poter colloquiare per diversi minuti con il batterista dei Pink Floyd, mostrandogli il suo lavoro, facendoselo autografare e regalandogliene una copia. Con un gran sorriso, Zanti ci ha mostrato fieramente il suo lavoro, aggiungendo che “Mason, da vero gentiluomo modesto e affabile, si è dimostrato entusiasta e diverse volte mi ha ringraziato e fatto i complimenti“.

Oltre alla carriera universitaria e alla passione per i Pink Floyd, Andrea è un musicista molto attivo e dalla grande poliedricità: da anni, suona la chitarra e canta in diversi gruppi; inoltre, suona la tromba nello storico corpo bandistico “Federico II – Città di Augusta”.

Uno dei suoi gruppi, i Pink’s One, sono un’apprezzata tribute band dei Pink Floyd, conosciuta nel relativo circuito nazionale. Lo scorso novembre, hanno realizzato un interessante videoclip al Teatro Greco di Siracusa nell’atto di suonare Echoes (vedi articolo), lunga suite dei Pink Floyd contenuta nell’album Meddle (del 1971) resa celebre dal concerto-documentario Live at Pompeii diretto da Adrian Maben.

Tale digressione artistica è necessaria perché il sogno realizzato ha compreso per Zanti anche un’altra impagabile soddisfazione: “Un amico francese vicino a Mason si è fatto carico di mostrargli, diverse settimane fa, il nostro dvd. Nick era entusiasta e di presenza mi ha detto di esser rimasto piacevolmente colpito dalla qualità del lavoro. Credo sia stato per questo motivo che, qualche giorno fa, lui abbia anche deciso di condividerlo nella sua pagina ufficiale facebook. È stato un pensiero davvero gentile e inaspettato da parte sua… quando ho visto il post non credevo ai miei occhi!“.

Il ventiseienne augustano, attualmente impegnato in un corso di laurea magistrale, in attesa di poter conoscere un giorno anche David Gilmour e consorte, intende spronare i propri coetanei a non rinunciare al desiderio di incontrare un idolo giovanile, come a inseguire con tenacia altri sogni più o meno grandi, talvolta, come nel suo caso, fonti di ispirazione del percorso concreto che si decide di intraprendere nella vita. “Oggi, grazie ai social network è più facile superare certi ostacoli, ne ho anche parlato nella mia tesi, si può arrivare praticamente ovunque. Tuttavia, bisogna anche armarsi di tanta pazienza, instaurare una buona rete di contatti, essere intraprendenti e – afferma con convinzione – credere sempre che tutto in questa vita sia possibile. Prima o poi l’occasione arriva“.


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