AUGUSTA – Alcune settimane fa aveva riferito di certe analisi di laboratorio che confermavano l’esistenza in provincia di Siracusa di almeno due focolai della “blue tongue”, la malattia infettiva che colpisce gli ovini, con elevati rischi di epidemie tra gli allevamenti, nell’area tra i Comuni di Melilli, Priolo e Augusta.
Adesso il parlamentare regionale del Ncd Vincenzo Vinciullo rivendica le sollecitazioni effettuate in sede di Ars, prendendo atto che l’Assessorato regionale della Salute ha emanato un decreto con il quale istituisce una zona di protezione e una zona di sorveglianza nei confronti della “blue tongue”, sierotipo 4, presso alcuni Comuni delle province di Siracusa e Ragusa.
Tra i Comuni interessati dal decreto non figura Augusta, ma praticamente tutti i territori limitrofi. Infatti nel decreto regionale, oltre a tre Comuni del Ragusano, vengono elencato i Comuni di Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Melilli, Noto, Palazzolo Acreide, Priolo Gargallo, Siracusa, Solarino e Sortino.
Vinciullo ricorda che, nel corso della finanziaria, era stato approvato un suo emendamento che avrebbe rafforzato il servizio veterinario di prevenzione in tutte le province siciliane, “proprio perché occorreva una maggiore vigilanza per una serie di epidemie che si stavano abbattendo sui capi bovini e ovini, dalla brucellosi alla blue tongue“.
E accusa pesantemente l’Assessorato regionale competente: “Ad oggi, ostinatamente, l’Assessorato della Salute non ha ancora applicato la norma legislativa approvata dall’Assemblea e il risultato drammatico è ormai sotto gli occhi di tutti“.
Il parlamentare regionale conclude rivolgendosi al nuovo Assessore: “A lui spetterà immediatamente il compito di fare applicare la norma votata dall’Ars sui veterinari, in maniera tale che, incrementando le ore agli stessi professionisti, si possa cercare di combattere l’infezione che purtroppo ormai si è diffusa in ben tre province e che, se diversamente operato, poteva essere contenuta nella sola provincia di Messina“.