Politica

La Regione manda un commissario ad acta per il rendiconto 2017 di Augusta. Opposizioni puntano il dito contro la giunta comunale

AUGUSTA – Con decreto del dirigente generale dell’Assessorato regionale della Autonomie locali, vengono nominati i commissari ad acta per i rendiconti finanziari 2017 di quindici comuni del Siracusano, tra cui Augusta, dove arriverà Angelo Sajeva. In provincia, sono interessati i comuni di Augusta, appunto, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Floridia, Francofonte, Melilli, Noto, Pachino, Rosolini, Siracusa, Solarino e Sortino.

Il Tuel fissa nell’ordinamento finanziario e contabile degli enti locali il termine del 30 aprile di ciascun anno per l’approvazione del rendiconto per l’esercizio precedente da parte dei consigli comunali. Con una circolare regionale del 24 aprile scorso, gli enti locali siciliani sono stati invitati a comunicare gli estremi di approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2017, e contestualmente si avvertiva che la mancanza di notizie entro il termine di legge avrebbe determinato una “presunzione di inadempienza e conseguente attivazione della procedura sostitutiva”.

Come si specifica nel decreto regionale, il compito dei commissari ad acta, le cui indennità di carica sono a carico degli enti inadempienti (che, ai sensi della legge regionale 44/91, sono “tenuti ad attivare l’azione di rivalsa a carico dei soggetti eventualmente responsabili”), è quello di svolgere “preliminarmente le necessarie funzioni di impulso e di sollecitazione per l’approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2017 presso i rispettivi Comuni”, anche “sostituendosi, se necessario, per l’esercizio dei relativi poteri, agli organi inadempienti degli stessi Comuni per l’approvazione dei rendiconti medesimi”.

Arrivano dure critiche all’indirizzo dell’Amministrazione pentastellata da parte di alcuni consiglieri di minoranza, come in un comunicato sottoscritto da “il circolo cittadino” e “il gruppo consiliare” di Liberi e uguali, di cui fanno parte i consiglieri Giancarlo Triberio e Franco Lisitano, nel quale ci si riferisce a una “amministrazione commissariata per inadempienza“.

Dice che non ci sono i soldi per le buche nelle strade, per le lampadine stradali e per l’estate augustana – si legge nel comunicato di Leu – però l’amministrazione 5 stelle si fa tranquillamente addebitare le spese di un altro commissario regionale a causa della sua inadempienza. Con ddg n. 198 del 25 luglio 2018 l’Assessorato regionale delle Autonomie locali ha nominato un commissario ad acta in quanto la giunta Di Pietro e, soprattutto, il suo assessore al Bilancio non hanno hanno saputo svolgere il proprio compito“.

Gli esponenti di Leu contestano apertamente l’operato dell’assessore al Bilancio, Giuseppe Canto, e ne chiedono eventualmente le dimissioni, asserendo che “l’unico risultato” ottenuto sarebbe appunto “il commissariamento del Comune per la mancata adozione del bilancio 2017“.

I 5 Stelle dovevano essere l’amministrazione a servizio dei cittadini e delle soluzioni per tutto – si conclude nel comunicato di Leu – Sono risultati l’amministrazione delle poltrone generosamente rimborsate e dei commissariamenti per inadempienza: proprio un bel “cambiamento”“.

Pure il consigliere di #perAugusta, Giuseppe Di Mare, interviene sulla vicenda, puntando il dito contro l’Amministrazione: “L’ennesima dimostrazione di incapacità di chi ci amministra, che mette a rischio la permanenza stessa del massimo organo democratico, il Consiglio comunale, a causa della propria inidoneità a ricoprire ruoli istituzionali“.

Come Augusta, anche altri quattordici comuni siracusani avranno un commissario ad acta per il rendiconto 2017, ma Di Mare spiega: “La situazione della nostra Città, a differenza di molti altri Comuni che hanno subito lo stesso trattamento, è più grave, sin da quando è stato approvato il bilancio riequilibrato 2015 dopo la dichiarazione di dissesto, i termini dilatori eccezionali concessi al Comune sono finiti. Augusta rimane in grosso ritardo amministrativo a causa di una incancellabile impreparazione, che ci porta ad oggi ancora a dover approvare il rendiconto 2016“.

Precisa: “Il ruolo del Commissario è quello di delineare un percorso per accelerare i tempi dell’approvazione o anche sostituirsi per portare a compimento l’atto. La sorpresa sarà quella di trovare una Città indietro di due anni: non esistono ancora né il rendiconto 2016 né il preventivo 2017 né ovviamente il rendiconto 2017. Ritengo che la mancanza assoluta di questi documenti di fondamentale importanza, che ha portato come inevitabile conseguenza al commissariamento, richieda con forza di far luce sulle responsabilità e le colpe di chi guida temporaneamente la Città, in questo caso il Consiglio comunale non ha alcuna responsabilità“.

Il consigliere di #perAugusta conclude: “Un nuovo costo graverà sui cittadini della nostra Città: ovviamente le indennità di carica e di responsabilità ed i rimborsi per le spese sostenute ricadranno sulle casse comunali, in un settore in cui negli ultimi anni è successo di tutto nelle scelte che tra assessori succeduti, sovraordinati e segretari generali, si sono prese scelte senza una linea guida a difesa della Città. Lo dicano ai propri consiglieri comunali che ora rischiano di essere rimossi senza alcuna responsabilità, dicano quale è il disegno che si sta portando avanti, perché qualche dubbio comincia a delinearsi, sulle volontà di non avere voci di dissenso a cui questa Amministrazione ci ha abituati“.

La Redazione, come sempre, darà puntuale evidenza alle eventuali repliche degli interessati, assicurando il diritto di replica.


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