“Non potevo lasciare le pecorelle al lupo…”, lettera aperta del consigliere Canigiula a Crocetta sul porto di Augusta
AUGUSTA – “Non potevo lasciare le pecorelle al lupo, ad Augusta c’era il quartierino di Gemelli”. Una frase attribuita da un’autorevole testata regionale al governatore Crocetta e mai smentita che continua a far discutere dello “scippo” della sede dell’Autorità di sistema portuale unica a danno del porto megarese, alla luce delle archiviazioni che hanno chiuso il filone augustano dell’inchiesta “Tempa Rossa”. Una frase per la quale l’imprenditore augustano Gemelli, una volta archiviata la sua posizione, ha querelato per diffamazione il governatore della Regione (vedi intervista esclusiva su La Gazzetta Siracusana.it). Una frase che apre la lettera aperta del consigliere comunale di Forza Italia Vincenzo Canigiula, che riceviamo e pubblichiamo integralmente qui di seguito.
“Non potevo lasciare le pecorelle al lupo, ad Augusta c’era il quartierino di Gemelli”. Con queste parole, in una intervista rilasciata ad una nota testata giornalistica regionale, Lei Onorevole giustificava la sua scelta di Catania quale sede dell’Adsp del Mare della Sicilia Orientale.
Il 30 marzo di quest’anno, il Pm titolare dell’inchiesta ha ritenuto, non sussistendo alcun reato, di chiedere l’archiviazione al Gip che l’ha concessa. E adesso Governatore? come la sbrogliamo questa matassa?
Innanzitutto bisogna prendere atto che ad oggi non è stato pubblicato alcun decreto che trasferisce a Catania la sede dell’Autorità portuale, malgrado le rassicurazioni (non rivolte a noi augustani naturalmente) dell’on. Delrio all’on. Prestigiacomo, che aveva posto il problema durante un question time alla Camera dei deputati; mi permetto a tal uopo di ricordare al sig. Ministro che non è opportuno applicare decreti la cui esistenza è sconosciuta a tutti, così come sentenziato recentemente dal Tar di Catania. La inviterei a fare altrettanto.
Ritengo corretto che Lei, Governatore, alla luce degli avvenimenti, si adoperi affinché ritiri la scellerata proposta pro-Catania e indichi nuovamente Augusta quale sede dell’Adsp del Mare della Sicilia Orientale, così come individuata nel 2013 dalla Comunità europea.
Perché se Lei Governatore non recede, credo che dovrà spiegare all’intera provincia di Siracusa che esistono altri motivi che l’hanno indotta a indicare la strada di Catania al Ministro. E ovviamente dovrà essere molto chiaro.
La politica augustana, tutta, non resterà inerme se Lei, presidente Crocetta, non si adopererà per far sì che tutto rientri nella normalità, perché ad Augusta abbiamo bisogno di respirare fiducia pur se miscelata con odori nauseabondi; Augusta ha bisogno di ripartire con gli investimenti che un porto core deve assolutamente portare attraverso la realizzazione di infrastrutture che assicurino i corretti e imprescindibili collegamenti viari, navali e ferroviari.
Presidente, mi creda, utilizzeremo tutti i mezzi che la legalità ci consente per riportare ad Augusta la serenità di vivere e la dignità di città di persone per bene.