Piano regionale, 15 posti letto in meno per il “Muscatello”? Tdm in attesa di smentite


AUGUSTA – Un’autorevole fonte di stampa regionale ha rivelato nei giorni scorsi l’esistenza di “un documento dettagliato e complesso, composto da 34 pagine di fitte tabelle”, contenente la programmazione che l’assessorato regionale alla Sanità, guidato da poco più di un anno dal Pd Baldo Gucciardi, avrebbe inviato al ministero della Salute e al Mef.
Il documento summenzionato prevedrebbe un aumento di posti letto nella rete ospedaliera provinciale di 11 unità, con il sacrificio proprio dell’ospedale “Muscatello” di Augusta, per il quale sarebbero previsti 15 posti letto in meno. Ciò a fronte di 20 posti letto in più per l’ospedale “di comunità” di Noto ed un aumento dei posti letto sia per l’ospedale di Siracusa che per quello di base di Avola.
La sezione cittadina del Tribunale per i diritti del malato, presieduta da Domenico Fruciano, dopo aver ricevuto in una riunione tenuta il 21 settembre scorso “le rassicurazioni e l’impegno per il Muscatello” dal direttore generale dell’Asp Salvatore Brugaletta, adesso chiede al responsabile dell’Azienda di “smentire ciò che è stato pubblicato“.
Dal Tdm viene riferito che in quella riunione sarebbe stato assicurato che “gli atti di programmazione sanitaria adottati dall’assessorato regionale della Salute prevedono per l’ospedale “Muscatello” di Augusta un significativo potenziamento“, per i motivi noti a tutti, ovvero un bacino di utenza caratterizzato dalla presenza, oltre che del comune con il maggior numero di abitanti della provincia dopo Siracusa, di uno dei più importanti porti d’Italia, di Marisicilia, di Marinarsen, di una vasta zona industriale dalla quale lo Stato trae notevoli profitti, di una casa di reclusione, di numerosi insediamenti turistici.
Il Tdm ribadisce il quadro normativo di riferimento: “Il ruolo e la valenza assegnato dagli organi di Governo regionale all’ospedale “Muscatello” di Augusta sono indicati nella deliberazione della Giunta regionale n. 327 del 26/09/2013, nell’art. 8 della legge regionale n. 10 del 29 aprile 2014, nel D.a. 1380/2015 e, da ultimo, nel recente D.a. 1188 del 29 giugno scorso. Detti provvedimenti, oltre che prevedere il mantenimento dei reparti di Medicina, Chirurgia, Cardiologia con Utic, di Neurologia di Otorinolaringoiatria e Psichiatria, individuano il “Muscatello” quale Polo oncologico di riferimento provinciale e quale Centro di riferimento regionale delle patologie derivanti dall’amianto“.
Ed elenca una lunga serie di inosservanze e disservizi: “A fronte di una adeguata programmazione sanitaria regionale, che tiene in debito conto le caratteristiche del territorio di riferimento dell’ospedale, si registrano, tuttavia, una serie di inosservanze di leggi in materia di organizzazione e gestione dei servizi sanitari ospedalieri da parte del Governo regionale siciliano, che stanno penalizzando l’ospedale di Augusta con conseguenti significative carenze nell’offerta sanitaria“.
Prosegue: “Le criticità più importanti riguardano il Pronto soccorso, l’Oncologia, la diagnosi e la terapia delle patologie derivanti dall’esposizione all’amianto, la mancata utilizzazione del nuovo padiglione per attività ospedaliere, le liste d’attesa per prestazioni ambulatoriali. Il D.a. 890/02 e i decreti assessoriali relativi alla programma sanitaria ospedaliera della Regione Sicilia (1377/2010, D.a. 1380/2015, ecc.) prescrivono che presso il pronto soccorso di ogni stabilimento ospedaliera devono essere obbligatoriamente attivati posti letto tecnici di Osservazione breve intensiva (O.b.i.). L’Azienda, invece, con la deliberazione n. 1011 del 04/12/2013 ha istituito posti di Osservazione breve intensiva in tutti gli ospedali della provincia con la sola esclusione dell’ospedale di Augusta; tale determinazione aziendale è stata confermata con l’adozione della dotazione organica di cui alla deliberazione 302 dell’11 aprile scorso“.
Evidenzia i disagi per i destinatari del servizio: “Le ripercussioni negative per gli utenti si sono ulteriormente aggravate a seguito della recente soppressione dei posti letto di Pediatria. Infatti, a causa dell’assenza di posti letto di O.b.i., i piccoli pazienti, ove necessario, non possono essere tenuti in osservazione per un periodo breve di 24-36 presso l’ospedale di Augusta e, pertanto, vengono subito trasferiti in ospedali di altre città anche nei casi in cui la patologia che presentano potrebbe non richiedere un ricovero ospedaliero, con notevoli disagi per le famiglie“.
Nella nota del Tribunale per i diritti del malato si conclude: “L’Unità operativa di oncologia, prevista nel D.a. 1377/2010 e nei successivi provvedimenti di programmazione sanitaria regionale, che individuano l’ospedale di Augusta quale Polo oncologico di riferimento provinciale, ha visto, nel tempo, ridurre le sue capacità operative (si è addirittura passati dalla presenza di un medico nei giorni feriali alla presenza di un medico per soli tre giorni la settimana); inoltre, non è stato ancora individuato il Responsabile dell’Unità operativa semplice dipartimentale o un suo sostituto. Il nuovo padiglione dell’ospedale di Augusta è la più recente struttura ospedaliera della Provincia di Siracusa e possiede i requisiti di antisismicità prescritti dalla normativa vigente. Ciò assume particolare rilievo considerato che la Sicilia orientale è stata individuata quale zona ad elevato rischio sismico. Nonostante la sua utilizzazione sia presupposto indispensabile per l’adeguamento dell’ospedale ai requisiti di cui al D.a. 890/02 e per l’attivazione delle Unità operative assegnate all’ospedale, continuano a registrarsi ritardi nel suo completamento“.