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Ricordato Epicarmo Corbino, augustano illustre. Il ringraziamento commosso del figlio Sergio alla Città

AUGUSTA – “La rievocazione di fatti ed aneddoti sulla figura di mio padre mi ha fatto tornare indietro di tanti anni, ricordando tante situazioni ed immagini che ho avuto il privilegio da figlio di avere vissuto, di tutto questo ringrazio la città di Augusta, il Kiwanis, le istituzioni, gli alunni, che ha ancora una volta hanno dimostrato un fortissimo legame e l’affetto per Epicarmo Corbino, figura al quale tutti noi siamo indissolubilmente uniti, così come lo è il sentimento autentico e filiale che abbiamo da sempre verso la città di Augusta”. Nelle parole commosse di Sergio Corbino, che ha concluso il convegno tenuto venerdì sera nel salone “Rocco Chinnici” del palazzo municipale di Augusta, c’è un profondo ringraziamento verso la città che ha voluto onorare uno dei suoi figli illustri.

L’incontro è stato organizzato dal Kiwanis club di Augusta, insieme alla Fondazione “Cariello Corbino”, di cui è vicepresidente proprio il figlio di Epicarmo, Sergio, e dal secondo Istituto comprensivo “Orso Mario Corbino” di Augusta.

Un ricordo attraverso le pagine del libro intitolato “Epicarmo Corbino, Autodidatta”, scritto da Giovanni Vaccaro, ricco di spunti storici ed aneddoti con puntualità e precisione dai quali si evince l’autorevolezza e l’importanza di Epicarmo Corbino, padre costituente, due volte ministro nei governi Badoglio e De Gasperi, fine economista, nonché autore di opere di rilevanza internazionale. Ricordiamo che, nella sua vita poliedrica, fu anche ufficiale del Corpo delle Capitanerie di porto.

Nel capoluogo partenopeo, Epicarmo Corbino fu docente all’Università di Napoli e presidente del Banco di Napoli. Un legame stretto con la città di Napoli, testimoniato dall’Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli che gli ha dedicato un convegno, svolto dal 3 al 5 giugno 2010. Un testo su Epicarmo Corbino, fratello del celebre fisico Orso Mario era stato realizzato già nel 1974 ad Augusta, come ha ricordato in principio al convegno il neo presidente della Commissione comunale per il piano di studi di storia patria, Giorgio Casole, consegnato allo stesso Epicarmo Corbino che ebbe a complimentarsi per il volume. Casole ha rivolto un appello accorato alla città ed alle istituzioni per ricordare con più enfasi personalità illustri come Corbino e tanti altri figli della città augustana. Fondamentale, secondo Casole, che eventi di questa natura siano incoraggiati per far conoscere ed apprezzare ai giovani le figure illustri di Augusta.

Da sx, Sergio Corbino e Andrea Vaccaro

A presentare il saggio monografico è stato Andrea Vaccaro, figlio di Giovanni Vaccaro, illustrando quasi una folgorazione avuta sulla figura di Epicarmo Corbino quando in provincia di Caserta, a Maddaloni, dove si trovava in servizio di leva, ebbe l’occasione di seguire una conferenza di Corbino.

A moderare gli interventi sono stati il past presidente del Kiwanis club di Augusta, Domenico Morello, mentre ad introdurre il tema è stato il presidente del Kiwanis, Giuseppe Pisasale, con la dirigente scolastica del secondo Istituto comprensivo “Orso Mario Corbino”, Maria Giovanna Sergi.

A seguire si sono tenuti gli interventi dei relatori Giuseppe Carrabino, presidente della “Società augustana di storia patria”, e di Antonello Forestiere, direttore del Museo della Piazzaforte del Comune di Augusta e componente del “Centro studi storico militari Augusta”, che hanno contestualizzato il periodo in cui Epicarmo Corbino visse ad Augusta ed il successivo trasferimento, rilevando la sua attività. Epicarmo Corbino fu definito “Il Pietro Micca” della politica italiana da Sandro Pertini, che lo ricevette al Quirinale nel 1982, due anni prima della sua morte avvenuta il 25 aprile del 1984, in quanto, per contrastare, con successo, l’approvazione della cosiddetta “legge truffa” e sostenere con determinazione ed efficacia le proprie idee, andò incontro ad un’inevitabile “bella morte politica”, ma anche il contributo dato alla città di Augusta nell’ambito della sua elettrificazione, il suo spirito liberale ed antifascista che lo pose in contrasto con il regime mussoliniano.

Sono stati ricordati anche i suoi contributi come componente per la Commissione speciale di esame del disegno di legge costituzionale che proroga il termine di otto mesi per la durata dell’Assemblea costituente e l’attività da presidente della Commissione speciale per l’esame e l’approvazione dei disegni di legge sulla stampa e sui dazi doganali. Carrabino ha inoltre parlato di lui come “politico lungimirante che si era speso sui temi sempre attualmente concreti di tutela ambientale in una fase storica contrassegnata dal silenzio e dall’industrializzazione di massa, dicendosi inoltre contrario all’insediamento del primo impianto di raffinazione da parte della Rasiom, che avrebbe modificato in maniera irrimediabile il territorio circostante alla sua Augusta, ma predicò nel deserto”.

Interventi che sono stati intervallati dalla lettura da parte dell’attore Davide Sbrogiò e dalla docente Cettina Messina di alcuni articoli tra cui quello di Indro Montanelli del 1950, e il discorso all’Università di Napoli tenuto da Epicarmo Corbino. Commovente l’esecuzione dei brani musicali di autori prediletti da Corbino nel suo periodo di studio al Conservatorio musicale di Napoli, cioè Beethoven, Chopin e Liszt, da parte dell’orchestra degli alunni della scuola “Orso Mario Corbino” diretta dai docenti Michela Trovato, Marco Alderuccio, Francesco Emanuele e Sebastiano Emanuele.

Presenti in una sala gremita anche il sindaco Cettina Di Pietro e il consigliere comunale Biagio Tribulato.

V.C.


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