Rimborsi spese di viaggio per amministratori “fuorisede”, Triberio lancia accusa contro i 5 Stelle: “Scoprono il fascino dei privilegi”
AUGUSTA – È stato approvato dalla giunta Di Pietro un atto indirizzo “per la disciplina delle missioni e dei rimborsi delle spese di viaggio sostenute da amministratori e dipendenti del Comune di Augusta”, così come riporta l’oggetto della deliberazione. In particolare, accanto alla disciplina dei rimborsi per le cosiddette missioni istituzionali, incuriosisce la parte che riguarda il diritto al rimborso delle spese di viaggio per gli “amministratori residenti fuori del territorio del Comune”.
“La settimana che passerà alla storia di questa amministrazione per i sei giorni di siccità africana inflitti a cittadini e commercianti del centro storico e del quartiere Paradiso, lasciati senza acqua e senza informazioni da parte del Comune, si conclude in “bellezza”: la pubblicazione sull’albo pretorio della delibera di giunta n. 60, nella quale la giunta pentastellata si approva le spese di viaggio per i suoi assessori e consiglieri residenti in un’altra città“. Questa la chiave di lettura dei fatti della settimana alle spalle fornita dal consigliere comunale di opposizione, Giancarlo Triberio.
Il consigliere di Liberi e uguali continua: “I 5 Stelle passati dai gazebo della protesta al velluto delle poltrone, scoprono il fascino dei privilegi e si approvano, gravando sulle tasche dei cittadini augustani, i rimborsi spese di viaggio per i forestieri che si sono “assunti” in giunta. E per non scontentare nessuno, estendono i buoni benzina anche al proprio consigliere comunale “pendolare”. Tutti politici grillini che già si intascano stipendio pieno, salvo poi dare qualche obolo in giro per tacitare il loro fedeli, e che certo non brillano per qualità. I cittadini già vessati da tasse altissime, adesso vedranno questi introiti per il Comune utilizzati per pagare un quinto del costo di un litro di benzina, per ogni chilometro che gli amministratori part-time faranno da casa loro ad Augusta e viceversa“.
Precisa la sua critica politica, riferendosi ai passaggi contenuti nell’atto di indirizzo: “Si rimborseranno il viaggio ogni volta che parteciperanno alle riunioni di giunta, alle sedute di consiglio, alle commissioni. Questi portavoce di un Movimento “che non prende i soldi dei cittadini” attraverso il finanziamento pubblico ai partiti, si intascano invece direttamente i buoni-carburante con cui rimpinguano gettoni e indennità, già abbondantemente immeritate per lo scadente lavoro che svolgono. Secondo il regolamento che si sono auto-approvati, hanno diritto a incassare questo extra pure per la semplice presenza presso la sede degli uffici, o per lo svolgimento delle funzioni proprie o delegate“.
Triberio conclude: “Ora mi aspetto che questo regolamento fatto in casa sia portato in consiglio comunale e che la nuova casta a 5 Stelle spieghi ai cittadini, alla luce del sole, perché mancano i soldi per eseguire l’ordinarietà, e invece i fondi ci sono per strapagare assessori e consiglieri importati da fuori“.
(Nella foto in evidenza: l’attuale giunta Di Pietro)