Seminario di “Nuova acropoli”, da Saint-Exupery ai riconoscimenti Unicef


AUGUSTA – Il seminario dell’associazione “Nuova acropoli” su “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupery, classico letterario senza tempo, si è aperto con una domanda solo all’apparenza singolare: “Per favore, mi disegni una pecora?”. “Com’è noto“, ha spiegato subito la docente Adriana Pricone, presidente della sezione locale dell’associazione e relatrice, “l’aviatore disegnerà più volte la pecora, finché il protagonista non sarà in grado di immaginarla in una cassa rettangolare con tre buchi per respirare, poiché l’immaginazione è la capacità di andare oltre l’apparenza, l’immaginazione è l’aquilone più alto su cui si possa volare”.
Da questa premessa, sabato 30, ha preso avvio la conferenza sulla simbologia della favola, nella quale l’autore, fingendo di rivolgersi solo ai bambini, in realtà ha per platea tutti gli uomini, come si evince dai diversi piani di lettura esposti dalla relatrice. Infatti, lungo il suo viaggio, il protagonista scopre e fa scoprire cosa sia davvero importante e mostra, con l’obiettività tipica del bambino, quanto sia ridicolo l’uomo quando dimentica di coltivare ciò che lo rende puramente umano.
Ogni capitolo dell’opera offre la narrazione di un diverso incontro che il protagonista fa con vari personaggi e ognuna di queste bizzarre figure lo lascia stupito e sconcertato per le stranezze degli adulti. Ogni incontro denuncia un vizio e, come esposto nel seminario, acquista un nuovo significato, ovvero “un incontro con noi stessi“.
“L’opera di Saint-Exupery”, ha concluso la docente Adriana Pricone, “è un libro che ci invita ad una scelta: vivere senza smettere di meravigliarci, di immaginare, di vedere ogni giorno le cose in modo nuovo; un libro che ci ricorda cos’è realmente importante: essere uomini e donne migliori, percorrendo un cammino dove la filosofia diviene solidarietà, perché non si può conoscere senza addomesticare… non si può conoscere senza avere il coraggio di amare e creare legami”.
A margine del seminario, si è registrato anche l’intervento della presidente del Comitato provinciale dell’Unicef Giuseppina Cannizzo, che, ringraziando l’associazione “Nuova Acropoli” di Augusta per la realizzazione delle Pigotte, le bambole utilizzate per la nota campagna solidale, ha colto l’occasione per consegnare gli attestati a tutti i volontari che hanno partecipato al progetto “Adotta una Pigotta”.