Politica

Si raccolgono le firme per l’area di sosta al Faro, mobilitati opposizione e cittadini

AUGUSTA – Venerdì pomeriggio, alle ore 18,30,  in piazza Duomo, i consiglieri comunali dell’opposizione hanno dato ufficialmente avvio alla petizione popolare tramite la quale auspicano di poter raggiungere una soluzione condivisa con i cittadini sulla querelle relativa alla fruibilità dell’area balneare del Faro S. Croce.

Della vicenda si sente parlare dallo scorso agosto, quando gli stessi consiglieri sventolavano, a mo’ di protesta, un grande assegno di cartone con una “offerta” di locazione dinanzi al lotto di proprietà dell’allora assessore, e attuale vicesindaco, Schermi, proponendo di aprire i cancelli e permettere a migliaia di utenti di quel tratto di litorale la sosta delle proprie autovetture.

Nella più recente petizione, quindi, si formalizza la proposta, articolata in due punti, con la quale i sottoscrittori chiedono testualmente “la definizione del progetto per la realizzazione di un parcheggio pubblico all’interno dei terreni oggetto della procedura di esproprio avviata nel marzo 2014” e “l’apertura di un’area di sosta stagionale, fruibile da giugno a settembre, da realizzarsi senza opere, attraverso la locazione dei terreni utilizzati allo stesso scopo dalle precedenti amministrazioni”.

Il prossimo banchetto per la raccolta firme, in attesa di discutere la mozione di indirizzo sul tema nella seduta del Consiglio comunale di lunedì prossimo, si terrà domenica mattina dalle ore 11 proprio nell’area del Faro S. Croce. Inoltre, anche nelle sedi di partiti e movimenti, di associazioni ed esercizi commerciali che hanno aderito, i cittadini avranno a disposizione diversi punti attivi per sottoscrivere la petizione.

I promotori si sono dichiarati certi di poter raggiungere l’obiettivo di tremila firme. In merito ai primi risultati, i consiglieri hanno riferito di “diverse centinaia di firme solo in occasione del primo momento pubblico di raccolta presso la nostra piazza Duomo” e che “tutto ciò dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la Città ha capito che si sta combattendo una battaglia di democrazia e libertà, che per gli Augustani, quelli veri, il Faro rappresenta un simbolo, un insieme di ricordi, un luogo del cuore da vivere e proteggere”.

Infine hanno aggiunto: “La Città si aspettava e questa volta pretendeva che l’attuale Amministrazione, almeno per coerenza con quanto sta alla base del movimento a cui appartiene, dimostrasse che il bene comune è un interesse superiore ai privilegi personali. Continua a non volerlo fare, nascondendosi dietro il dito dei vincoli, delle navette, della richiesta di pareri tardivi e dietro le ormai consuete e francamente insopportabili battaglie anonime combattute sui loro tanto amati social network”.


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