“Triangolo della morte”, lettera aperta di don Prisutto al neo ministro dell’ambiente Costa


AUGUSTA – Il battagliero arciprete di Augusta, don Palmiro Prisutto, scrive una lettera aperta al neo ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ennesimo tentativo di richiamare l’attenzione dello Stato sul cosiddetto “triangolo della morte”, cioè il polo petrolchimico Priolo-Augusta-Melilli, tristemente noto per l’inquinamento e le morti per tumore.
Da parte di Prisutto, che si dice “molto rincuorato” dalla nomina del ministro nel governo Conte, viene rivolto l’invito a una visita nel territorio a colui che è stato comandante regionale in Campania del Corpo forestale, poi dei Carabinieri Forestali, in riferimento proprio a “quanto ha già fatto nella terra dei fuochi“.
“Per “visitare” – precisa nella lettera aperta padre Prisutto – intendo dire fermarsi in loco il tempo necessario per ascoltare quanto hanno da riferire sulla questione ambientale gli abitanti della zona interessata“.
“Avevo scritto fin dagli anni ’80 anche a tutti i suoi predecessori, ma senza avere mai gli opportuni e doverosi riscontri – ricorda – Proprio il Ministero da Lei oggi presieduto, il 30 novembre 1990, dichiarò con apposito decreto, questo nostro territorio “area ad elevato rischio di crisi ambientale”. Un altro suo predecessore (Clini) lo definì “area in piena crisi ambientale”. Successivamente venne dichiarato “Sin”. Ai tempi del ministro Prestigiacomo si usò il termine “bonifiche” e si dichiarò che per queste bonifiche erano stati stanziati 770 milioni di euro. Purtroppo si trattava di “bonifiche fantasma”“.
Don Prisutto conclude così la sua lettera aperta: “Dall’epoca di Ruffolo fino a quella di Galletta (suoi predecessori) ho seguito le vicende ambientali che hanno segnato questo territorio, ma non posso dire che le tante istituzioni a cui mi sono rivolto abbiano mai seriamente affrontato il problema. Sul caso Augusta-Priolo-Melilli esiste ormai una letteratura storica del disastro ambientale procurato in questi 70 anni. Non sto qui a riscrivere quanto è già noto a tutti, ma chiederei a Lei di venirci a trovare al fine di valutare di persona la gravità della situazione“.
(Nella foto di repertorio: la “marcia per la salute” ad Augusta il 28 maggio 2016)