Cultura

Una finestra sulla stagione lirica di Augusta: intervista esclusiva a Marcello Giordani

AUGUSTA – L’elisir d’amore è pronto per andare in scena. L’opera di Gaetano Donizetti, a 184 anni dalla sua prima, si appresta ad aprire il sipario del Teatro “Città della notte”, questa domenica alle ore 20. Una produzione dell’accademia musicale del tenore augustano di fama mondiale Marcello Giordani, che dello spettacolo è direttore artistico.

L’ultima settimana prima del debutto è trascorsa tra prove e incontri lirici, come quello di mercoledì scorso nei locali del Circolo Unione, durante il quale alcuni interpreti dell’opera si sono presentati al pubblico con dimostrazioni di “bel canto”, accompagnati al pianoforte dal maestro Ivan Manzella. L’emozionante incontro si è poi concluso sulle note, di Dicetencello vuje, interpretata magistralmente dallo stesso Giordani. Le prove hanno fatto da padrone in questi ultimi giorni di affinamento, prove in cui è stata palpabile l’aria surreale e al contempo familiare che Giordani e il regista Enrico Stinchelli infondono all’intero cast: non richiami da maestri spazientiti ma consigli da fratelli maggiori. Così, diventa tutto più facile e senza barriere, pura apertura di un canale preferenziale di comunicazione tra direttori e diretti.

Marcello Giordani, con audacia, ha intrapreso un percorso difficile ma non impossibile: portare la lirica nella città in cui è cresciuto. Intervistato in esclusiva per La Gazzetta Augustana.it, ha riferito: “È un’impresa ardua perché, appunto, questo tipo di arte è quasi sconosciuta soprattutto dalle nuove generazioni. Quando si parla di lirica si pensa sempre ai parrucconi, alle vecchie generazioni, alle nonne che vanno a teatro, invece l’azione che ho intrapreso già l’estate scorsa con la “Cavalleria rusticana” portata in piazza, ha l’idea di far avvicinare i bambini, già dalle scuole elementari, e i giovani affinché possano diventare il pubblico del futuro“.

Il tenore è entrato nel merito del coinvolgimento dei talenti del territorio: “Il teatro ad Augusta non è solo quello amatoriale o delle recite scolastiche ma c’è, anche, un teatro fatto da professionisti, e per questo ho puntato su artisti e figuranti locali, per far comprendere da vicino la fatica e il sacrifico celati dietro la realizzazione di uno spettacolo”.

Un dispendio di energie non indifferenti e nel suo caso anche finanziarie: “Purtroppo non ho sponsor e, quindi, è un sacrificio economico molto grande ma che faccio con amore per l’arte. Ringrazio i miei colleghi che vengono qui, pro domo mia, ad offrire lo spettacolo gratuitamente, ma le spese per realizzare un’opera di questa portata ci sono sempre. Così facendo, posso dimostrare che non per forza bisogna avere delle produzioni da centinaia di migliaia di euro per portare in scena uno spettacolo di qualità e interessante. È nella mia forma mentis: dopo trent’anni di carriera ad altissimi livelli non posso e non voglio permettermi di deludere il pubblico con una produzione amatoriale. Sarà uno spettacolo frizzante!”.

Uno spettacolo nato dal suo amore per la lirica e per Augusta, che può vantare un regista d’eccezione del calibro del maestro Enrico Stinchelli, in grado di dirigere e realizzare un’opera di cui si attende con ansia la prima.

Marcello Marino


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