Controffensiva del M5s: Caruso rivendica il bilancio, Casuccio replica sul “bavaglio”
AUGUSTA – Le dure accuse mosse dal consigliere Triberio di “imbavagliare” l’opposizione, all’indirizzo della maggioranza pentastellata e in particolare della presidente del civico consesso Fichera, trovano una replica nella nota che riceviamo sottoscritta dal consigliere del M5s Roberto Casuccio.
Il consigliere pentastellato definisce i commenti espressi questa mattina come le “ennesime offensive dichiarazioni del consigliere Triberio nei confronti del Presidente del Consiglio“. Entrando nel merito, a difesa della conduzione dei lavori d’aula da parte della Fichera, Casuccio ricorda che “il regolamento del Consiglio comunale prevede che ogni consigliere possa intervenire per un massimo di 10 minuti per ogni singolo argomento posto all’ordine del giorno“, citando quanto previsto all’articolo 31 del regolamento delle adunanze consiliari.
Aggiunge: “Questa è una regola che vale per ogni consigliere, quindi anche per Triberio. Non si comprende il motivo per cui si pretenda che tale norma non debba valere anche per lo stesso consigliere“.
Casuccio replica, in conclusione, anche ad alcune forti critiche di carattere “storico” del consigliere dei Dp: “Si ravvisa l’opportunità di studiare il regolamento e mantenersi all’interno delle regole, eviterà così di fare l’ennesimo sconclusionato intervento sulla stampa, addirittura scomodando lotte antifasciste che nulla hanno a che vedere con l’applicazione ed il rispetto delle norme“.
In riferimento alla seduta del Consiglio comunale di giovedì sera, 23 marzo, era già intervenuto il capogruppo pentastellato Mauro Caruso, manifestando a nome del gruppo consiliare, “il profondo rammarico e sdegno” per quanto avvenuto e in particolare “nel constatare il ripetersi dell’ennesima “messa in scena” operata dal l’opposizione, fatta di critiche strumentali, tentativi di paralisi dell’attività amministrativa, che sfociano sistematicamente in una politica del “non fare” attuata mediante astensione al voto o abbandono dell’aula consiliare“.
Caruso difende l’intervento di Casuccio in aula, ribadendo l’accusa di “incoerenza” all’opposizione rispetto al neo consigliere Schermi: “In definitiva, a condizioni immutate, mentre come assessore il signor Schermi era incompatibile, come consigliere dell’opposizione, d’incanto, non lo è più!“.
Poi, sull’ordine del giorno più importante, ovvero l’esame del bilancio stabilmente riequilibrato, definito “atto fondamentale e propedeutico ad ogni ipotesi di rinnovato sviluppo della città“, il capogruppo pentastellato sostiene che dai banchi dell’opposizione siano stati effettuati “rilievi la cui strumentalità è direttamente proporzionale alla inconsistenza“. A tal proposito menziona la questione pregiudiziale sul documento della Corte dei conti non trasmesso al Consiglio, ritenuta “inutile e pretestuosa“, e l’obiezione circa l’obbligatorietà della presenza dei revisori dei conti durante la seduta per l’approvazione del bilancio, che sarebbe “non veritiera“. Ancora, allude all’emendamento al bilancio dell’opposizione, “presentato in palese violazione delle regole, quindi nettamente al di fuori delle tempistiche previste e in modo del tutto pretestuoso e provocatorio“.
Il capogruppo del M5s difende l’operato della presidente Fichera, anche sulle “gravi irregolarità e mancanze” paventate dalla minoranza e invece bollate come “di fatto inconsistenti“.
Conclude: “I cittadini hanno dimostrato alle urne di non volere più una politica fatta di compromessi e chiacchiere sterili. Il nostro gruppo, invece, anche in questa occasione, a differenza delle opposizioni, ha dimostrato coerenza e senso di responsabilità, votando uno degli atti più importanti della vita politica di un ente in stato di dissesto finanziario, che getta le basi per la prosecuzione della strada del risanamento intrapresa“.
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