Al via il progetto per ridefinire la diga foranea di Augusta, l’annuncio di Annunziata


AUGUSTA – Primi progetti al via per il rilancio del porto commerciale di Augusta, da tempo al centro di diversi fronti di contesa, alcuni ancora aperti, da quello politico a quello della giustizia amministrativa. Alle annose incertezze su una progettualità in stallo, si sono infatti succedute le polemiche sul tentato “scippo” della sede dell’Autorità di sistema portuale del Mar della Sicilia orientale (che al momento resta ad Augusta, con il decreto Delrio che intendeva trasferirla provvisoriamente a Catania pubblicato lo scorso 7 luglio e sospeso dal Cga lo stesso giorno) e da ultimo sulla paventata istituzione di un hotspot per l’immigrazione da circa ottocento posti, con il recente consiglio comunale aperto sul tema concluso senza produrre neppure un documento.
Ieri, giovedì 26 ottobre, intervenendo a un convegno siracusano organizzato a Palazzo Vermexio dalle segreterie regionali e provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti, il presidente dell’Adsp Andrea Annunziata ha voluto rassicurare le categorie sullo sblocco della progettualità nel porto di Augusta, che è stato riconosciuto primario per volume dei traffici rispetto a quello di Catania. Il progetto per ridefinire la diga foranea di Augusta sarebbe al via, oltre a quello per la realizzazione del cosiddetto “ultimo miglio” ferroviario tra il porto commerciale di Punta Cugno e la rete ferroviaria esistente.
Alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Bosco, il presidente dell’Adsp Augusta-Catania è entrato nel dettaglio: “È in fase ormai di avvio il progetto per il rifacimento dei capisaldi della diga foranea, un’opera che ammonta a 12 milioni di euro, ed andrà in gara tra qualche settimana, poi si passerà ad interventi che riguarderanno tutta la diga foranea, quindi il “fiocco” della ferrovia di tre chilometri che impegnerà tutta l’area industriale con la rete ferroviaria presente, in più 300 mila metri quadrati di piazzali che serviranno a merci e container, quindi le gru che dovranno essere pronte, speriamo, entro due anni. Insomma, insieme al grande progetto di una cantieristica moderna e tra le più efficienti del Mediterraneo. Se creiamo questa industria come è nei nostri programmi, con l’aiuto di tutti e di una burocrazia meno asfissiante – ha proseguito – non dobbiamo essere solo di passaggio per le merci che devono arrivare nel sistema produttivo e manufatturiero moderno, che può investire e dare occupazione“.
Infine, da parte di Annunziata, anche un accenno alla più recente iniziativa del governo nazionale di istituire le Zone economiche speciali: “Queste sono le grandi opere strategiche, poi c’è la parte del turismo, che riguarderà la fascia orientale, ricomprendendo Augusta e Siracusa. Oltre alle Zone economiche speciali, con sgravi fiscali, che ci daranno possibilità di investimenti veloci e sicuri. Con le Zes possiamo avere questo tassello importante. Dobbiamo lavorare sodo, ma adesso non è più il tempo di parlare, bene i confronti, adesso si deve passare alla fase operativa quella dei progetti, dandone poi esecuzione”.