Augusta, Coronavirus, “Città della notte” primo albergo sanitario in provincia


AUGUSTA – Ad Augusta, dove insiste già un reparto Covid center all’interno dell’ospedale “Muscatello”, c’è una delle due strutture ricettive in provincia che diventeranno alberghi sanitari per il periodo dell’emergenza Coronavirus, con complessivi 119 posti letto, destinati ad accogliere i positivi al Covid 19 già guariti e senza sintomi o dimessi dagli ospedali, ma ancora con il rischio di essere contagiosi per le famiglie.
La prima struttura individuata, immediatamente disponibile già dal 4 aprile, è appunto quella privata di “Città della notte” (nella foto di copertina), nel territorio tra Augusta e Melilli, facente parte dell’elenco delle strutture alberghiere idonee che hanno manifestato la disponibilità partecipando all’avviso regionale secondo l’ordinanza del presidente della Regione siciliana n. 10 del 23 marzo 2020.
Sono 49 le stanze a disposizione, secondo quanto rende noto l’Asp, di “pazienti paucisintomatici, senza necessità di ricovero, appena positivizzati a tampone o dimessi dall’ospedale in condizioni stabili ma ancora positivi, nonché di pazienti in assenza di tampone nei quali è stata individuata la necessità clinica di un periodo di quarantena“.
La seconda struttura, come riportato ieri su LaGazzettaSiracusana.it, è la “Casa del pellegrino“, nel capoluogo, di cui l’Azienda ha acquisito la disponibilità da parte del Comune di Siracusa, per 70 posti letto, che potrà essere fruibile entro 15 giorni dalla consegna dell’immobile.
Per l’attivazione della struttura ricettiva “Città della notte” è stata stipulata una convenzione tra l’Asp di Siracusa e la società proprietaria che rende gli alloggi ad uso esclusivo dell’utente in isolamento, così come per la “Casa del pellegrino”, con assoluto divieto di ricevere visite e con vigilanza nelle 24 ore, 7 giorni su 7.
Come fa sapere l’Asp, la firma della convenzione con la proprietà della struttura “Città della notte”, con effetto a partire dal 4 aprile scorso, è stata preceduta da sopralluoghi che ne hanno verificato l’idoneità, così come per la “Casa del pellegrino”, e da un intervento di completa sanificazione. Entrambe le concessioni avranno una “durata minima di 60 giorni salvo nuove esigenze legate all’emergenza in atto“. Alle due strutture sanitarie può accedere soltanto il personale alle dipendenze delle strutture stesse, gli ospiti espressamente individuati dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda, oltre che i fornitori autorizzati per iscritto e il personale sanitario. Il coordinamento è stato affidato al dirigente medico dell’Asp, Concetta Serravalle.