Augusta, corteo storico medievale, Lipu contro l’esibizione di falconeria
AUGUSTA – Non c’è pace per i festeggiamenti in onore del patrono San Domenico e in particolare per alcune iniziative “laiche” collaterali. Dopo la diffida agli enti competenti da parte dell’associazione ambientalista “Natura sicula” di Siracusa a revocare in autotutela i nulla osta per i botti in programma nel golfo Xifonio, poiché “a due passi dalla ex salina Regina, ove sostano e nidificano migliaia di uccelli acquatici“, arriva oggi la dura critica della Lipu (Lega italiana protezione uccelli) di Siracusa rispetto a una esibizione di falconeria, annunciata per questa sera nell’ambito della decima edizione del corteo storico “Alla corte di Federico II di Svevia” e i cui dettagli non sono stati rivelati.
“Apprendiamo con non poco stupore e disappunto – scrive Federico Militello, delegato Lipu sezione di Siracusa – che durante la manifestazione “Alla corte di Federico II di Svevia”, promossa dal primo istituto comprensivo “Principe di Napoli”, è stata inserita, tra gli spettacoli programmati e per la prima volta, un’esibizione di falconeria. Ancora una volta, ancora oggi, ci tocca assistere a uno show di questa forma di addomesticamento di splendidi animali selvatici: una attività che costituisce una pratica anti-ecologica, anti-etica e anti-pedagogica“.
“Gli uccelli rapaci, siano essi aquile, poiane, falchi pellegrini o harris, devono vivere in libertà nel loro ambiente naturale – aggiunge il delegato Lipu – ed è assurdo e inaudito che qualcuno pensi non solo di legarli con dei lacci alle zampe e incappucciarli, ma di far passare questa bruttura come una esibizione filo-animalista o addirittura educativa. Si tratta, a nostro avviso, di una inutile esibizione para-circense che umilia gli animali selvatici. Non credete a chi vi dice che questo è amore per i rapaci. Chi ama gli animali non li tiene in gabbia, incappucciati e legati per le zampe“.
“Quest’associazione – conclude – non è contraria alle performance degli sbandieratori o alle sfilate in costumi medievali e crede che l’evento in questione, giunto alla sua decima edizione, possa continuare a fare a meno dello spettacolo di falconeria. Siamo fortemente convinti che questa pratica da medioevo è il peggior esempio di come presentare un rapace, perché costringe questi animali dall’indole fiera e indomita, a vivere sul pugno di un falconiere snaturando così il loro comportamento selvatico“.
(Foto in evidenza: generica)