Augusta, deposito Gnl, il progetto in un consiglio monotematico. Approvato documento unitario
AUGUSTA – Si è svolto ieri da pomeriggio a sera inoltrata il consiglio comunale monotematico, su richiesta degli esponenti del M5s (i tre consiglieri Suppo, Patti Marco, Tringali e il senatore Pisani) fatta propria dal presidente Stella, sul progetto di realizzazione di un deposito costiero di Gnl (Gas naturale liquefatto), o Lng come da acronimo internazionale. Il progetto è stato previsto all’interno del porto Megarese, porto core nella rete Ten-T, dall’Autorità di sistema portuale Augusta-Catania, che ha attualmente al vertice il commissario straordinario Chiovelli (ingegnere romano insediatosi una settimana fa al posto del presidente Annunziata, nominato all’Adsp del Tirreno centrale).
In particolare, si tratta di una struttura non solo per stoccare ma anche per rifornire il combustibile “green” (perché più ecologico rispetto al gasolio e più economico dell’elettrico) a mezzi di trasporto navali e terrestri, con due stazioni di rifornimento a terra attraverso la riqualificazione del pontile consortile in disuso nei pressi della raffineria di Augusta e parti galleggianti, modulari, autopropulse e replicabili, oltre a una catena del freddo nel retroporto per la produzione di energia elettrica. Il progetto, come reso noto alcuni mesi fa dall’Autorità di sistema portuale, prevede un investimento di circa 50 milioni di euro, per realizzare l’opera in diciotto mesi, e con una ricaduta occupazionale stimata in 50 unità che opereranno direttamente e altre 250 che lavoreranno nell’indotto.
Alla seduta monotematica, che ha visto l’intervento di saluto del sindaco Di Mare, hanno partecipato i consiglieri in presenza e venticinque ospiti in remoto tra soggetti istituzionali, progettisti, associazioni datoriali, sindacali, ambientaliste e portatori di interessi vari (ma non i partiti, come contestato ieri da Fratelli d’Italia per il mancato coinvolgimento nonostante una richiesta formale al presidente del consiglio comunale Stella).
Nella particolareggiata esposizione del progetto (basato su un brevetto italiano depositato al Mise) da parte dei tecnici della Restart Consulting srl, la cui manifestazione di interesse è stata acquisita dall’Autorità di sistema portuale (a seguito di avviso esplorativo pubblicato il 24 settembre 2019), alcune puntualizzazioni nette sono emerse in merito alle perplessità manifestate in questi mesi, dalle associazioni ambientaliste soprattutto, e cioè in merito alle garanzie di sicurezza all’interno di un’area industriale che è già ad elevato rischio di crisi ambientale nonché a rischio sismico. È stato precisato che non ci saranno rigassificatori (“non si tratta di gas compresso, ma liquefatto: lo portiamo liquefatto, lo stocchiamo liquefatto e lo vendiamo liquefatto“) e, poi, che “si utilizzano manichette sagomate attraverso tubi speciali, usati in tutto il mondo, che hanno una sicurezza tale che, anche in caso di strappo, eventuali, accidentali perdite sono valutabili in litri che automaticamente congelano ed evaporano“.
Il consiglio comunale ha, al termine della seduta, approvato un “documento programmatico” all’unanimità dei presenti, che riportiamo qui di seguito.
“Rilevato che la seduta odierna ha dato il via al dibattito sul punto in oggetto a cui, nel rispetto dei rispettivi ruoli e competenze, hanno partecipato istituzioni, parti sociali e associazioni, i quali, in larga maggioranza, sono concordi nel sostenere la necessità che il porto di Augusta sia dotato di un deposito Gnl; rilevato che emerge la necessità di una più approfondita conoscenza delle motivazioni che hanno indotto l’Adsp a localizzare il deposito Gnl presso il pontile consortile, e non altrove, ciò al fine di valutare con la più ampia consapevolezza e cognizione del problema gli effetti conseguenti in tema di tutela dell’ambiente, salute e sicurezza della comunità che rappresentiamo; considerato che la realizzazione di un’infrastruttura strategica come il deposito Gnl, oltre a essere un servizio che il porto di Augusta potrà offrire al mercato, rappresenta anche un’opportunità economica per gli investitori privati che gestiranno l’impianto, si ritiene che debbano essere valutate le opportune misure compensative per il comune di Augusta; per le motivazioni sopra esposte, confidando che si possa instaurare un dialogo costante, proficuo e di rispetto reciproco tra Adsp e Comune di Augusta, si invitano le parti coinvolte a ritrovarsi nei modi e nelle forme da concordare al fine di raggiungere gli obiettivi sopra richiamati“.
(Foto di copertina: fermo immagine da diretta streaming della seduta consiliare trasmessa dal Comune di Augusta)