Augusta, Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia, presentate la figura del “Garante comunale” e la “Carta della bambina”
AUGUSTA – Non c’erano le scarpette dei bambini appese ai balconi o su un filo in mezzo alla strada, come a Siracusa, ma, martedì 20 novembre, è stata egualmente ricordata la “Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza“, istituita appunto il 20 novembre del 1989 dall’Onu.
È stata celebrata con una “solenne” manifestazione nel luogo più rappresentativo della città, il settecentesco salone municipale di rappresentanza, dove Kiwanis e Fidapa, sodalizio esclusivamente femminile quest’ultimo, hanno voluto sottolineare la necessità di compiere ogni sforzo per tutelare i bambini, intesi come maschi e femmine.
In particolare, la Fidapa, rappresentata dalla presidente Pina Romeo, ha affidato all’avvocato Antonella Baffo il compito di illustrare la “Carta dei dirtti della bambina”, redatta a livello internazionale, ponendo “l’accento sulle caratteristiche emozionali delle bambine”, che, in certe regioni del mondo vivono in condizioni di sfruttamento, ma anche oggetto di discriminazioni, di abuso, di violenza, se solo si pensi alle pratiche sessuali delle infibulazioni, delle spose-bambine, delle bambine-soldato negli eserciti irregolari, bambine, come ha sottolineato Baffo, che non solo fanno la guerra, ma vengono ingravidate dai loro commilitoni e, se hanno figli, poi sono addirittura ritenute disonorate dalle loro famiglie d’origine.
Anche lo psicologo Salvo Cannavà, relatore per conto del Kiwanis, ha messo in evidenza, pure attraverso drammatiche foto, le condizioni di sfruttamento dei bambini nel mondo, facendo particolare riferimento allo sfruttamento sessuale dei minori in Thailandia, ai “ninos de rua” in Brasile, alle condizioni di miseria in Madagascar. Cannavà ha precisato che ci sono posti in cui i bambini, praticamente appena nati, vengono storpiati per essere utilizzati in veste di accattoni per impietosire i passanti. Ci sono Stati in cui una madre incinta o con un bambino appena nato è condannata a stare in prigione per anni e anni e i bambini sono costretti a condividere la sorte della madre, a meno che non riescano a scappare. E se scappano, è certo che riescano a salvarsi?
Cannavà ha esposto che degli 8 mila bambini o minori non accompagnati fuggiti per sbarcare in Europa, 700 sono scomparsi. Quanti di questi scomparsi sono stati uccisi per diventare materiale per organi di cui hanno bisogno i figli dei ricchi? È stato l’inquietante interrogativo posto da Cannavà, che, come kiwaniano e come cittadino impegnato nel volontariato, si è battuto perché l’Amministrazione comunale istituisse la figura del Garante comunale per i diritti per l’infanzia.
Figura, già istituita, per cui sarà presto bandito un avviso pubblico, come ha informato l’assessore alle Politiche sociali, Rosanna Spinitta. “Potranno partecipare psicologi, assistenti sociali o altre persone che abbiano comunque acquisito una professionalità nel campo, con esperienza pregressa”, ha precisato l’assessore, che ha concluso la manifestazione aperta dal sindaco Cettina Di Pietro.
La serata è stata coordinata da Domenico Morello, segretario del Kiwanis club, il cui presidente Sebastiano Gulino ha voluto ricordare che questa manifestazione, seppure di concerto con la Fidapa, rientra nel programma del Kiwanis internazionale, il cui motto è “Salviamo i bambini nel mondo”.