Augusta, il cantautore Mario Incudine al pubblico: “Non è vero che cu nesci arrinesci…”
AUGUSTA – Sono stati diversi gli ‘intermezzi’ di impegno civile espressi dal cantautore e cuntastorie Mario Incudine, ieri sera dal palco di piazza Castello, nel corso del concerto “Le canzoni scordate“, evento organizzato dal Comune collaterale del “Trofeo delle Regioni” di mototurismo.
Il polistrumentista e attore teatrale ennese, che a 43 anni è già ritenuto un importante esponente della musica popolare siciliana, si è così esibito nel centro storico ad Augusta.
Tra le canzoni dimenticate delle miniere e dei campi, o degli antichi mestieri siciliani, Mario Incudine ha fatto vibrare le corde dell’anima del pubblico locale quando ha inteso sconfessare a mo’ di auspicio quel detto siciliano, “cu nesci arrinesci“, che limitandosi alla traduzione letterale significa “chi esce, riesce”.
“Non è vero che ‘cu nesci arrinesci’, si può vincere anche restando qui, ci si può realizzare. Se noi riusciamo a donare a questa terra il nostro talento, la nostra bellezza, la nostra passione, le nostre risorse più belle, il nostro know how, la nostra intelligenza, allora questa terra non sarà più un morto che galleggia in mezzo al mare“, ha detto nel suo dialogo musicale con il pubblico.
“Ma ritornerà a essere – ha proseguito – una terra bellissima come diceva Paolo Borsellino, ritornerà a essere il crocevia di culture del Mediterraneo, dove tutti si incontrano, dove ogni popolo ha la sua dignità, dove ogni etnia si stratifica sull’altra senza cancellare la precedente. È una terra che può diventare ancora più bella di quella che è, se solo noi lo volessimo. Allora noi dobbiamo salvare questa terra, la dobbiamo salvare rimanendo qua“.
Un passionale invito in risposta al menzionato rischio spopolamento che stanno subendo numerosi comuni del Sud, in particolare quelli delle aree interne, dove l’assenza di servizi accentua il processo di impoverimento, tra l’emigrazione dei giovani e l’innalzamento progressivo dell’età media dei residenti.
(Foto di copertina crediti: Giovanni Camardo per LaGazzettaAugustana.it)