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Augusta, le due intense giornate per celebrare Orso Mario ed Epicarmo Corbino, figli illustri della città

AUGUSTA – Si è conclusa ieri, con la scopertura di un’epigrafe commemorativa di Epicarmo Corbino (vedi il contributo video in fondo all’articolo), la due giorni organizzata per celebrare compiutamente due illustri figli di Augusta, Orso Mario ed Epicarmo Corbino, il primo fisico di fama mondiale e politico, il secondo economista anch’egli più volte ministro. Le iniziative sono state promosse congiuntamente dalle città di Siracusa e Augusta, nonché da Liceo “Orso Mario Corbino” di Siracusa e 2° Istituto comprensivo “Orso Mario Corbino” di Augusta, Società augustana di storia patria, Associazione per l’insegnamento della Fisica (Aif) sezione di Siracusa, Rotary club Augusta, Congregazione dei naviganti Maria SS. Annunziata di Augusta.

La scienza al servizio del Paese” il titolo dell’evento che ha visto in campo eminenti docenti ed esperti, capaci di intrattenere il folto e numeroso pubblico che ha affollato l’aula magna del Liceo “Orso Mario Corbino” di Siracusa, la mattina del 29 aprile e la sede dell’associazione filantropica “Umberto I”, la stessa sera. Ha aperto i lavori del mattino Carmela Fronte, dirigente scolastica del liceo siracusano. Si sono succeduti al microfono autorità in rappresentanza della città di Siracusa e del Libero consorzio comunale di Siracusa, poi don Salvatore Nicosia, rettore della chiesa de Naviganti di Augusta, Alberto Corbino, presidente della Fondazione Cariello-Corbino, nonché nipote di Epicarmo Corbino, e Danilo Giulietti, docente presso il Dipartimento di Fisica “Enrico Fermi” dell’Università di Pisa. La grande intelligenza dei due fratelli Corbino è stata degnamente ricordata dai relatori, che non hanno mancato di mettere in evidenza come il fisico e l’economista si siano distinti per il loro contributo nei campi a loro congeniali.

La serata ad Augusta si è aperta con i saluti del presidente dell’associazione filantropica “Umberto I”, Mimmo Di Franco, quindi ha preso la parola e coordinato i lavori il presidente della Società augustana di storia patria, Giuseppe Carrabino, con la successiva proiezione del reportage prodotto da un gruppo di alunni dell’Istituto comprensivo “Orso Mario Corbino” di Augusta, coordinati da Michela Italia, docente esperta per il Pon, e dalla docente tutor del progetto, Roberta Romeo. Gli alunni si sono improvvisati attori, intervistatori e turisti nella loro stessa città, mostrando che è possibile conoscere meglio le proprie radici, solo se si vuole, ed esaltare il bello che esiste nel proprio territorio.

La dirigente scolastica del 2° Istituto comprensivo cittadino, Maria Giovanna Sergi ha evidenziato la qualità dell’operato dei propri docenti e alunni e si è dichiarata orgogliosa di dirigere la scuola che porta il prestigioso nome del grande fisico Corbino, istituto che per una felice casualità si trova ubicato nel viale che porta il nome del fratello Epicarmo. A seguire, il docente di ottica quantistica dell’Università di Pisa, Danilo Giulietti ha illustrato il lavoro di fisico di Orso Mario Corbino, che è conosciuto in tutto il mondo per le sue ricerche ed esperimenti. Mentre il presidente della Società augustana di storia patria, Giuseppe Carrabino ha ribadito l’importanza dei volumi della biblioteca inaugurata al termine della serata e la necessità di tutelare gli scritti dei due illustri concittadini. Il vicepresidente della Società augustana di storia patria, Salvatore Romano ha infine letto una sintesi riguardante la nuova Biblioteca “Orso Mario Corbino” e i libri in essa contenuti.

Successivamente si è svolta la cerimonia dell’inaugurazione della Biblioteca “Orso Mario Corbino” e della mostra di cimeli e fotografie promossa in collaborazione con la Fondazione Cariello-Corbino. Il rituale taglio del nastro è stato affidato al sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, che ha lodato l’iniziativa della Società augustana di storia patria che, oltre a organizzare l’evento in collaborazione con altri partner, si è anche occupata di inventariare sia i libri dei fratelli Corbino, ad opera della socia Maria Amara, che i numerosi volumi della Biblioteca, grazie al lavoro di Carmela Mendola, socia fondatrice del sodalizio culturale.

Per la seconda giornata in programma, ieri, 30 aprile, le due importanti iniziative tra il municipio e la casa natale dei fratelli Corbino, a pochi passi l’uno dall’altra, su via Principe Umberto. Contestualmente, il Museo della Piazzaforte, ubicato al piano terra del palazzo di Città, ha effettuato, come richiesto dal Comune, un’apertura straordinaria, accogliendo i 65 studenti di quattro quinte classi dell’Istituto comprensivo “Orso Mario Corbino”, insieme a otto insegnanti, guidati nella visita dal direttore del Museo, Antonello Forestiere.

Nel salone di rappresentanza, ha aperto i lavori l’ingegnere Andrea Vaccaro, moderatore dell’evento, che ha dato la parola per i saluti alla deputata nazionale Maria Marzana, componente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, e al senatore Pino Pisani. Nel suo intervento, la dirigente scolastica del 2° Istituto comprensivo, Maria Giovanna Sergi ha rammentato la dedicazione dell’Istituto e l’impegno di docenti e alunni nel rendere viva la memoria dei fratelli Corbino, vanto della città di Augusta. Il presidente della Società augustana di storia patria, Giuseppe Carrabino ha parlato del lavoro di sinergia tra enti, istituzioni e associazioni che ha permesso di promuovere due giorni intensi che in effetti sono parte di un progetto più ampio che ha visto il sodalizio culturale intrattenere proficui rapporti con la famiglia Corbino e la Fondazione Cariello-Corbino.

Carrabino ha altresì ricordato la preziosa collaborazione con il Rotary, nell’intento di “ricordare le proprie radici, il passato che non possiamo non conoscere, attraverso l’esaltazione delle personalità illustri di Augusta”. Antonio Roggio, presidente del Rotary club di Augusta, si è soffermato sul periodo storico in cui sono vissuti i fratelli Corbino e sulla loro vita integerrima, in un’epoca a cavallo tra i due conflitti mondiali, ministri per meriti indiscussi Orso Mario nel primo dopoguerra ed Epicarmo nell’immediato secondo dopoguerra. Il capitano di corvetta Alberto Boellis, capo servizio operativo della Guardia costiera di Augusta, ha parlato della carriera da ufficiale del Corpo di Epicarmo Corbino, e delle sue virtù militari, oltre che civiche, al servizio della Patria e della collettività, evidenziandone la grande levatura culturale che gli permise di diventare docente universitario nonostante fosse sprovvisto di laurea. Appassionato l’intervento di don Salvatore Nicosia, che ha parlato di amore verso il proprio prossimo e di libertà, che prescinde dai rapporti familiari e dalla voglia di influenzare i propri cari nelle scelte professionali. Ha completato i lavori Alberto Corbino, presidente della Fondazione Cariello-Corbino, accennando anche all’iter per l’intitolazione della sede della locale Capitaneria di porto a Epicarmo Corbino, ed ha ringraziato tutti gli organizzatori per le due giornate, dense di commozione e orgoglio per la sua famiglia.

Dopo il saluto del sindaco Cettina Di Pietro, relatori, organizzatori e studenti si sono recati davanti alla casa natale dei fratelli Corbino, sita in via Principe Umberto, nei pressi della chiesa delle Anime Sante, mentre in filodiffusione si sentiva l’Inno alla Città di Augusta, scritto dal compianto padre Amedeo Iaia. Sul balcone dell’abitazione sono saliti i rappresentanti di Comune, Rotary club Augusta, Società augustana di storia patria e Fondazione Cariello-Corbino, per la scopertura dell’epigrafe marmorea dedicata a Epicarmo Corbino, iniziativa promossa dal club service e dal sodalizio di storia patria, con la collaborazione della famiglia di Emanuele Di Grande. Sul balcone anche un giovanissimo alunno augustano di origini africane del comprensivo “Orso Mario Corbino”, a voler testimoniare l’integrazione e ricordare i progetti portati avanti dalla Fondazione Cariello-Corbino in Congo, quindi tutti insieme, studenti e cittadini presenti, hanno intonato l’Inno d’Italia. A conclusione, Alberto Corbino ha scritto: “Caro nonno, chissà se ti sentirai in imbarazzo ora che hai un’epigrafe a te dedicata a fianco di quella dedicata a tuo fratello maggiore Orso Mario nella vostra casa natìa. Ma sarai di certo contento di sapere che Augusta non ti ha dimenticato e che Siracusa ti ha riscoperto. Grazie a tutti, e per tutti Andrea Vaccaro e Giuseppe Carrabino“.

Ecco un contributo video sulla scopertura dell’epigrafe commemorativa di Epicarmo Corbino.


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