Augusta, Sasol snocciola i numeri del suo rapporto di sostenibilità. “Investiti sempre 30-40 milioni l’anno”
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AUGUSTA – “Viviamo in un’epoca nella quale è indispensabile rispondere in modo concreto alle grandi sfide di sostenibilità che il futuro ci pone, dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Sasol Italy da anni risponde a queste sfide con azioni di cambiamento: lo raccontiamo oggi al territorio, in maniera rigorosa, nel Rapporto di sostenibilità dei nostri stabilimenti”. Così Sergio Corso, vice presidente Operations Sasol Italy, nell’evento organizzato stamani in una struttura alberghiera di Siracusa dal titolo “Guidare il cambiamento, progettare il futuro”.
La Sasol, multinazionale sudafricana, ha il suo stabilimento italiano più importante proprio ad Augusta, operando nel campo della chimica per la detergenza e il personal care. Stamani sono stati illustrati nel dettaglio i risultati degli investimenti di Sasol Italy per la sostenibilità, riagganciandosi al primo Rapporto di sostenibilità del polo industriale di Siracusa curato da Confindustria Siracusa e dalle dieci maggiori aziende dell’area.
Quanto alla sostenibilità economica, Sasol Italy ha reso noto che: “Per Sasol Italy, sostenibilità economica significa creare valore aggiunto distribuito tra dipendenti, appaltatori, erario, enti locali. A tal fine, nel 2018 Sasol Italy tale valore aggiunto è stato pari a 104 milioni di euro, il 48% dei quali destinati ai dipendenti. Guardando i dati degli ultimi 5 anni, gli investimenti si sono sempre attestati tra i 30 e i 40 milioni di euro l’anno, gran parte dei quali legati a interventi per la sostenibilità. Per i prossimi anni sono già in cantiere progetti di simile entità, per garantire la sostenibilità economica degli stabilimenti italiani anche in futuro“.
In merito al capitolo della sostenibilità ambientale: “Significativi sono stati i risultati in campo ambientale, anche grazie agli ingenti investimenti, nel rispetto di tutte le prescrizioni normative e autorizzative e applicando le Migliori tecniche disponibili. Comparando i dati con l’anno 2010, i nostri impianti hanno ridotto le emissioni di SO2 del 96,9%, di NOx del 58,6% e le polveri per una percentuale di riduzione dell’88,4%. Per quanto riguarda l’efficienza energetica, il miglioramento continuo della società ha generato una sensibile riduzione percentuale di emissioni CO2, portando di fatto la società al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione di gas serra stabilito dall’Ue del 20% al 2020 rispetto all’anno 2005. Inoltre, negli stabilimenti Sasol Italy viene utilizzato il solo gas metano, che ha permesso una riduzione del 98,5% dell’utilizzo di combustibili liquidi“.
Quanto alla voce della sostenibilità sociale, l’azienda ha fatto sapere che: “Per Sasol Italy, agire per la sostenibilità sociale significa mettere al centro le persone: sia quelle che fanno parte del team Sasol sia tutte le comunità che circondano i nostri stabilimenti. Dei 622 dipendenti, il 99,7% è assunto con contratto a tempo indeterminato e il 35% dei nuovi assunti negli ultimi cinque anni è donna. Attribuiamo assoluta priorità alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori, mediante la formazione continua e la diffusione di una cultura della sicurezza, per raggiungere l’obiettivo di Zero Incidenti: nel 2018, 6300 sono state le ore di formazione sulla sicurezza rivolte ai nostri dipendenti e alle ditte terze che lavorano nei nostri stabilimenti. Sasol Italy promuove il dialogo aperto e costante con gli stakeholder del territorio. Tante sono state le iniziative con scuole e università, tramite lezioni, career day, visite allo stabilimento e stage“.
Ha concluso Filippo Carletti, amministratore delegato di Sasol Italy, affermando che: “Il Rapporto di Sasol Italy è la testimonianza dei risultati concreti ottenuti fino ad oggi nel nostro viaggio nella sostenibilità. Un viaggio fatto di tappe: stiamo già progettando quelle future, nella direzione del miglioramento continuo e della competitività di tutti i nostri stabilimenti, tra i quali il più grande è quello di Augusta. Per restare competitivi, però, è anche fondamentale che si attivino sinergie con tutti i soggetti coinvolti nella progettazione del futuro di questo territorio, affinché il benessere e la crescita siano l’obiettivo di bene comune”.