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Augusta, si rinnova la tradizione di “rinfrescare le anime” alla vigilia di Ferragosto

AUGUSTA – Si è rinnovata anche quest’anno la tradizione di lanciare acqua dalle proprie case (balconi o usci) verso le strade, a mezzogiorno in punto della vigilia di Ferragosto, anche vigilia della ricorrenza religiosa dell’Assunzione di Maria. Lo scampanio delle chiese ha dato il via al rito la cui origine si perde nei secoli ma che, nella consuetudine popolare, serve a dare refrigerio alle anime del Purgatorio.

Per approfondire, proponiamo qui di seguito un estratto del capitolo 7 della “Breve storia di Augusta” a cura di Salvo Lentini, apprezzata iniziativa editoriale durata un lustro in esclusiva sul web per La Gazzetta Augustana.it.

La tradizionale e caratteristica usanza locale che ancora è abbastanza in voga, chissà da quanti secoli, è quella di buttare dell’acqua nelle strade, o quantomeno fuori dall’abitazione ed in particolare sugli usci delle proprie case, il giorno che precede la ricorrenza della Madonna Assunta.

Infatti, il giorno 14 di agosto, alle ore dodici in punto, le campane delle varie chiese cittadine si mettono a suonare, per far notare alla popolazione, semmai a qualcuno fosse sfuggito, che è giunto mezzogiorno e per invitare la gente a buttare l’acqua, da molti già preparata nei tanti e vari contenitori, quali “pignati e vacili”!

La consuetudine religiosa di buttare dell’acqua nelle vie e negli usci delle case, in suffragio delle anime defunte, ha lo scopo di “arrifriscari l’arma de murticeddi”, la maniera dialettale di dare un poco di refrigerio alle anime del Purgatorio, nel bel mezzo del caldo estivo. Con l’avanzare degli anni e con la stragrande maggioranza di case a più piani, sempre più numerose in città, l’antica e caratteristica usanza di “ittari l’acqua”, non è stata per niente accantonata dagli Augustani.

Così, ancora adesso, ogni anno alla solita ora della vigilia di Ferragosto, sulle calde strade asfaltate e sui marciapiedi rifiniti con le mattonelle, “piovono” enormi quantità di acqua, soprattutto dai piani alti, molto simili a delle vere e proprie… cascate!

Taluni cittadini distratti o degli ignari forestieri, transitanti nelle vie a quella precisa ora, si ritrovano tutti bagnati “da testa e peri”: i primi imprecando per essersi dimenticati del tradizionale avvenimento e gli altri perché ignari di questa usanza locale.


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