“Beccato” pescatore di frodo nel porto, non si fermava all’alt della Guardia costiera


AUGUSTA – Nel corso di un’attività di pattugliamento svolta all’interno del porto megarese, una motovedetta della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Augusta si è imbattuta in una barca che svolgeva attività di pesca di frodo.
Secondo quanto rilevato dai militari, non solo la battuta di pesca si svolgeva all’interno della rada megarese, nella quale vige il divieto assoluto, ma non era neppure munita di licenza. A tal proposito, si ricorda che l’illegittima pesca effettuata in porto è, come noto, potenzialmente pericolosa per la pubblica incolumità, ovvero dannosa per i consumatori.
Il pescatore irregolare, già noto e con precedenti penali, ha rassegnato le generalità, ma non si è fermato all’alt dei militari, non accondiscendendo al controllo di polizia marittima. Il soggetto è stato quindi denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per non aver ottemperato ad un ordine dell’autorità.