Chiude il palasport di Brucoli, polemiche e speranze in attesa del bando


AUGUSTA – Da questo venerdì 1 luglio sono chiusi, seppure provvisoriamente, i cancelli del palazzetto dello sport di Brucoli, la struttura pubblica comunale per la cui gestione è scaduta la convenzione con il Consorzio sportivo Auruca. Lo scorso 20 gennaio il Comune aveva proceduto ad un nuovo affidamento straordinario fino al 30 giugno appunto, consentendo alle formazioni della Pallavolo Augusta di concludere una memorabile stagione sportiva.
È l’assessore allo Sport Giusy Sirena a spiegare i motivi della mancata pubblicazione del bando in tempi utili per assicurare la continuità della fruizione: “Purtroppo, nella redazione, il settore competente ha incontrato alcune difficoltà, legate alla mancanza di una documentazione esaustiva circa le modalità delle precedenti assegnazioni. Siamo certi che questa documentazione perverrà al più presto e che la gara potrà procedere in modo celere e senza ambiguità“. Stando a quanto riferito dall’assessore Sirena, sono previsti anche dei lavori di manutenzione.
Si aprono adesso gli interrogativi sul bando che l’Amministrazione dovrà emanare, che sarebbe in fase di pubblicazione, per riassegnare ciò che costituisce una delle ultime strutture rimaste fruibili per praticare lo sport ad Augusta. A contendersela diverse società sportive senza una casa, a partire dalla uscente, che potranno partecipare alla gara imminente, almeno negli auspici. Nelle intenzioni dell’Amministrazione c’è quella di far utilizzare la struttura “al maggior numero possibile di atleti e società sportive“.
Intanto infuria la polemica, in particolare sui social network, per la chiusura odierna, che preclude le attività estive svolte fino allo scorso anno, tra cui anche il beach volley e il mini club per i più piccoli. È noto che lo sport ad Augusta riesce ad andare avanti grazie a generose iniziative dei privati e alla passione degli atleti, che devono fare i conti con l’annosa assenza di supporto e programmazione pubblica. Il palasport di Brucoli rappresenta per molte società l’unica possibilità di proseguire, tutte adesso legittimamente speranzose.