Consiglio comunale/1: tutti d’accordo su piano amianto, illuminazione led e acquisti “green”


AUGUSTA – A tre settimane dall’ultima seduta in cui la maggioranza pentastellata sceglieva Sarah Marturana quale vicepresidente dell’Aula, tra le proteste di una parte dell’opposizione che lasciava i banchi vuoti, sembravano esauriti i motivi di scontro, almeno alla luce di un ordine del giorno che prevedeva il voto su mozioni di indirizzo pressoché condivise. Così è stato solo in parte, prima di affrontare il tema dello sportello universitario.
La seduta di martedì 16 febbraio, presieduta da Lucia Fichera, si è aperta con un minuto di silenzio per commemorare la prematura scomparsa di Cristina Carpintieri, apprezzata attrice e insegnante augustana.
Prima di entrare nel vivo dei lavori consiliari, non poteva che indurre alcuni interventi urgenti la notizia del giorno del sequestro del Castello Svevo, dall’opposizione e dalla maggioranza, da Giancarlo Triberio del Pd a Sarah Marturana del M5s, in merito alla quale l’assessore competente Giusy Sirena ha risposto: “Tengo a sottolineare che il Castello Svevo non è di proprietà del Comune di Augusta; noi avevamo avviato delle interlocuzioni con la Soprintendenza, chiedendo quali fossero le loro intenzioni a riguardo; abbiamo avuto risposta che c’era un progetto già inviato alla Regione per la riqualificazione e gli interventi di messa in sicurezza e che questo progetto non è mai stato finanziato dalla Regione; c’è stato una sorta di mutismo da parte degli organi competenti per quanto riguarda questo progetto che la Soprintendenza aveva presentato”.
Poi è stato il turno dell’interrogazione dei consiglieri di opposizione Angelo Pasqua e Biagio Tribulato, dell’associazione “Attiva-mente”, sulla “mancata attivazione e adeguamento degli impianti di climatizzazione negli istituti comprensivi della Città e sul piano operativo di interventi finalizzati a rendere il servizio alla popolazione scolastica”. A tale interrogazione l’Amministrazione ha replicato sostenendo che le richieste devono pervenire direttamente dagli istituti e che alcune scuole sarebbero addirittura sprovviste degli appositi impianti, sopperendo con delle stufe.
Si è allora passati a discutere la mozione, annunciata lo scorso agosto, del consigliere di opposizione Giuseppe Di Mare, dell’associazione “Cambiaugusta”, che era finalizzata a invitare l’Amministrazione a redigere un “Piano comunale dell’amianto”, così come previsto dalla legge regionale n.10 del 2014 e dalle linee guida della circolare del 2015 del dipartimento regionale alla Protezione civile. La mozione ha trovato il voto favorevole di tutti i componenti dell’Aula.
L’Amministrazione, per bocca del vicesindaco con delega all’Ambiente Pino Pisani, ha reso noto di essersi già attivata per la redazione del Piano, che avrebbe lo scopo di effettuare un censimento della presenza nel territorio sia del cd. “amianto friabile”, che è l’amianto pericoloso, che dell’amianto compatto, meno pericoloso. Pisani ha riferito: “Questo Comune si è dotato del Piano comunale dell’amianto, redatto, secondo le linee guida, dall’ingegnere Giuseppe Raimondo, allora consulente del Sindaco, poi inoltrato al competente “Ufficio regionale amianto” per avere parere tecnico di congruità alle linee guida; siamo riusciti solo di recente a contattare tale ufficio e l’ingegnere responsabile ha detto che il piano è conforme; adesso seguiranno le formalità procedurali affinché il Piano venga regolarmente acquisito dal Comune“.
Sono seguite le due mozioni di indirizzo del consigliere comunale di opposizione Salvo Aviello, della lista “Tu – Territorio unito”, entrambe approvate all’unanimità. La prima atta a impegnare l’Amministrazione a “predisporre un progetto che ammoderni la rete di illuminazione pubblica con l’utilizzo della tecnologia a Led, che consideri la stessa da applicarsi anche per i locali degli uffici comunali, che preveda un sistema per rilevare in tempo reale il malfunzionamento di qualsiasi apparecchiatura con conseguente immediato intervento, che disponga di controllo dei consumi energetici e, in ossequio alle più virtuose regole delle cosiddette “Smart town”, un sistema di dispositivi per la modulazione della luminosità per le ore della notte a basso traffico e del crepuscolo con ulteriore risparmio economico ed ambientale”. Alcuni consiglieri della maggioranza, pur sostenendo la mozione, hanno palesato qualche dubbio sui tempi e sui costi effettivi della soluzione tecnica.
La seconda mozione presentata dal consigliere Aviello recava il titolo “Città amiche delle foreste”, come da campagna promossa da Greenpeace Italia. Anch’essa approvata all’unanimità, impegnerà il Comune a effettuare acquisti “verdi”, ovvero mobilio derivante da legno certificati Fsc, quindi proveniente da foreste controllate, ed anche carta per uso ufficio o igienico, libri, con la stessa certificazione o Ecolabel, che garantisce la provenienza dal riciclo o da rigenerazione di carta e cartone. Questi standard saranno applicabili anche alle ditte aggiudicatarie degli appalti di servizi e costruzioni. Con un intervento, la consigliere pentastellata Sarah Marturana ha riferito che parte di questi dettami erano già stati recepiti nel progetto “Fare con meno”, redatto dalla società Esper e presentato a dicembre dall’Amministrazione comunale.
Si è infine discussa la mozione di indirizzo presentata dai consiglieri di opposizione Angelo Pasqua e Biagio Tribulato per l’apertura di uno sportello universitario comunale, che ha innescato un dibattito approfondito nell’articolo che segue. [CONTINUA]
Cecilia Casole