Depurazione acque reflue, c’è stato l’incontro tra coordinamento e Prefetto


AUGUSTA – A metà luglio, il coordinamento “Smuoviamo le acque” aveva inviato un documento al prefetto Armando Gradone auspicando un incontro sull’annosa questione della depurazione delle acque reflue ad Augusta, che adesso, con i finanziamenti previsti dal cosiddetto “Patto per il Sud”, sembrerebbe a un punto di svolta.
Quali rappresentanti del coordinamento, Massimiliano Arena, segretario della Cgil di Augusta, don Angelo Saraceno, responsabile della Pastorale del lavoro per la Sicilia, ed Enzo Parisi di Legambiente, sono stati ricevuti dal Prefetto questo mercoledì, e gli hanno illustrato il forte disagio che vive la popolazione di Augusta a causa della mancata depurazione delle acque reflue della città nonché la preoccupazione dell’intera comunità per “lo scandalo e l’incomprensibile silenzio ed immobilismo in cui questa vicenda langue da troppo tempo“.
In particolare, i tre rappresentanti hanno riferito al Prefetto che “la penuria di informazioni affidabili, l’impossibilità di ottenere interlocuzioni autorevoli, la mancanza di certezza sugli investimenti, sui tempi e sulle risorse finanziare, rende inaccettabilmente oscura la questione della depurazione e del collettamento delle acque reflue del comune di Augusta e, non senza ragione, alimenta la già forte preoccupazione dell’intera comunità, anche a causa, dei tanti anni trascorsi tra spreco di denaro pubblico, inefficienze politiche e disinteresse per il territorio“.
Arena, Saraceno e Parisi hanno inoltre rappresentato al tavolo prefettizio che “con rammarico si è constatato che è trascorso oltre un anno da quando il Governo, con il Dpcm del 5 giugno 2015, ha nominato commissario straordinario per le opere di collettamento, fognatura e depurazione relative al comune di Augusta la dott.ssa Vania Contraffatto, senza che nulla si sappia sulle azioni eventualmente da questa avviate mentre, purtroppo, non si è verificato nessun cambiamento dell’attuale deprecabile stato di cose“.
Alla luce di quanto summenzionato, il coordinamento ha chiesto al Prefetto “un vigoroso impulso necessario per sbloccare la vicenda – tra l’altro oggetto di sanzione per infrazione delle norme comunitarie in materia – richiamando ai loro doveri di chiarezza e rispetto verso le comunità locali gli organi preposti alla soluzione della problematica“.
Con una nota emessa a margine dell’incontro, il coordinamento riferisce: “Il sig. Prefetto, compenetrandosi con il sentire e lo stato di difficoltà della popolazione di Augusta, ha assicurato che interverrà sollecitamente presso la commissaria Contrafatto proponendole di organizzare un incontro pubblico in una sede istituzionale (possibilmente un Consiglio comunale informale) al fine di confrontarsi con gli amministratori locali e i cittadini e rendere noti se e quali progetti sono stati approntati ed il loro stato di avanzamento“.
Infine il coordinamento intende ringraziare il prefetto Gradone “per aver accolto le istanze ed essersi assunto questo impegno“, avvisando che resterà “in attesa di una pronta e doverosa risposta da parte della commissaria Contrafatto” e che manterrà alta l’attenzione su una questione che “deve essere risolta senza ulteriori ed inaccettabili ritardi“.