Dichiarazioni Crocetta, consigliere Di Mare: “La città umiliata è proprio Augusta”


AUGUSTA – Ancora reazioni della politica cittadina indotte dalle esternazioni del governatore della Regione Rosario Crocetta, contrario alle scelte siciliane per le prossime Autorità di sistema portuale.
Dopo la presa di posizione della presidente del Consiglio comunale Lucia Fichera, è il consigliere comunale di “Cambiaugusta” Giuseppe Di Mare ad attaccare senza mezzi termini Crocetta, definendolo “il Presidente dell’involuzione“. Spiega il perché: “Mancavano solo le affermazioni apparse sulla stampa del Presidente della Regione per ribadire ancora una volta che la “rivoluzione” promessa in campagna elettorale ha lasciato posto alla più becera e materialista politica che guarda solo agli interessi elettorali“.
Di Mare va oltre: “Mettere un territorio contro un altro è antipatico, chiamare a raccolta Città contro altre è scorretto e deontologicamente irrispettoso da parte di chi governa una Regione, ma questo Governo ci ha abituato a tutto“.
Poi rovescia la prospettiva esposta da Crocetta: “La Città umiliata è proprio Augusta, umiliata e spogliata di tutti i principali riferimenti dello Stato, dall’Agenzia delle entrate al Tribunale, dal Giudice di pace fino al ridimensionamento dell’Ospedale, senza che le cose siano cambiate nel periodo della “rivoluzione” che il suo Governo doveva rappresentare“.
Aggiunge una critica sulla gestione regionale delle vicende legate al polo petrolchimico: “Le parole pronunciate dal Presidente della Regione appaiono ancora più fastidiose se accostate al suo silenzio in merito ai problemi atavici della nostra Città; “non è pensabile” il suo silenzio sulla vicenda Versalis, sulla crisi occupazionale dell’intera area industriale, sul problema delle bonifiche, su quello della depurazione, persino sui problemi ambientali temi cari a chi si era presentato per cambiare le cose“.
Il consigliere comunale conclude tornando all’annunciata impugnazione regionale del decreto sui porti: “Il paradosso, il “Presidente dell’involuzione” lo raggiunge quando mette in dubbio la scelta sull’assegnazione della sede dell’Autorità portuale ad Augusta, senza conoscere che era l’unica scelta fattibile e logica, o forse ci si sta preparando alle elezioni regionali e come spesso accade il peso elettorale delle grandi Città è più importante del resto; ma con la “rivoluzione” tutto questo non c’entra niente anzi è il quadro “dell’involuzione”“.