Il costo della democrazia ad Augusta tra rinunce e riduzioni


AUGUSTA – Sia nella recente campagna elettorale che dopo l’insediamento della nuova Amministrazione ha tenuto banco il tema dei costi della politica, con i trenta consiglieri comunali eletti che hanno ritenuto di agire in modo diverso rispetto al gettone di presenza previsto per la partecipazione alle sedute in Aula e nelle rispettive commissioni.
Si ricorda che dal 1 gennaio 2006 l’importo del gettone di presenza dovuto ai consiglieri comunali di Augusta è pari a euro 61,65 lordi ed è possibile ottenere un quadro generale dalla determinazione dirigenziale pubblicata l’ultimo giorno dell’anno passato per gli impegni di spesa del Comune per l’attribuzione ai consiglieri dei gettoni di presenza.
Da quest’atto ufficiale emerge che il primo consigliere a comunicare la rinuncia al gettone previsto per l’intero mandato elettorale è stato, in data 20 luglio, il consigliere comunale di minoranza Marco Niciforo, seguito nel mese successivo da un altro consigliere dell’opposizione, Alessandro Tripoli, mettendo tali indennità a disposizione del bilancio comunale.
A completare l’elenco delle rinunce, la comunicazione del 26 novembre con la quale i consiglieri comunali della lista “Attivamente” Angelo Pasqua e Biagio Tribulato hanno rinunciato alle proprie spettanze per l’esercizio della funzione, chiedendo che quanto dovuto fino a quella data sia destinato “all’istituzione, ove non previsto, o al rimpinguamento del capitolo di spesa del bilancio comunale relativo al servizio di refezione scolastica”.
È invece del 14 ottobre la nota con la quale i diciassette consiglieri comunali del Movimento 5 stelle hanno chiesto che l’ammontare del gettone di presenza, previsto per tutte le attività collegate alla carica, sia ridotto del 30 per cento per l’intero mandato elettorale e che l’importo così accantonato vada trasferito nel bilancio, “da conferirsi a un capitolo a gestione vincolata a favore dei cittadini residenti nel territorio comunale”, così come ha fatto il già presidente del Consiglio, una volta tornato tra i banchi della maggioranza consiliare, Marco Patti con una comunicazione nei primi di dicembre.
I restanti otto consiglieri comunali, appartenenti alla minoranza, hanno deciso legittimamente di non rinunciare ai gettoni di presenza. Ricordiamo l’opinione fornita sul tema, nel corso dell’intervista rilasciataci in esclusiva, dal consigliere della lista “Cambiaugusta” Giuseppe Di Mare: “Penso che il lavoro vada pagato, non eccessivamente, ma va pagato; non ho rinunciato al gettone di presenza e non intendo rinunciare; sfatiamo un tabù: Augusta è il Comune in cui i consiglieri comunali percepiscono il più basso gettone di presenza della provincia; nei quattro anni della passata legislatura ho percepito poco meno di 6 mila euro totali; mi sembra il giusto ristoro per chi fa politica seriamente, togliendo tempo e denaro al proprio lavoro e alla propria famiglia“.
In definitiva, per questi primi cinque mesi di attività consiliare la somma impegnata per il pagamento dei gettoni di presenza dovuti ai consiglieri comunali per la partecipazione alle sedute del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari è di 17.500 euro.