Il perdono / La colpa


IL PERDONO di Elisabetta Ternullo
Piegò l’aria, il cielo,
piegando Egli il capo.
Le anime chiusero il chiasso insieme all’odio:
e fu silenzio.
Egli spirò d’amore
in umiltà di spine e costrizione di chiodi
che tramortirono il corpo esile.
Dio urlò
per le costole di Lui schernite e perforate,
turbò il vento col tormento
delle tempie stillate di sangue afflitto.
Egli spirò
di fiamma benevola,
d’umile dolcezza consapevole
e poi…
salendo al cielo,
sorrise al mio peccato misero d’uomo insulso
e mi svelò il perdono.
LA COLPA di Marcella Di Grande
Quando additiamo una colpa a qualcuno lo priviamo della possibilità di sbagliare, di evolvere. La colpa paralizza l’istinto che si assottiglia fino a diventare silente, fino ad annegare tra la paura di peccare e l’attesa del perdono. La colpa è solo un’etichetta che mettiamo a noi stessi o a chi si macchia di libertà nell’intento di assecondare l’anima. La colpa è solo una rappresentazione, una sensazione alla quale posso cambiare forma colore e dimensione per farla diventare perdono.
E ammesso che ci fosse un dio che infligge e assegna colpe io avrò già perdonato me stessa ancor prima che lui perdoni me.
(Foto in evidenza di Elisabetta Ternullo)