Inchiesta “Borderless”, dissequestrati ad agente marittimo augustano 200 mila euro


AUGUSTA – Importante novità nell’ambito dell’inchiesta “Borderless”, che due mesi fa ha portato anche al provvedimento di sequestro della nave Aquarius e che in particolare ha messo sotto la lente di ingrandimento gli scali tecnici effettuati dalle navi della ong “Medici senza frontiere” e lo smaltimento dei relativi rifiuti, in particolare gli indumenti dei migranti.
Il Tribunale del riesame di Catania, su istanza dell’agente marittimo augustano Francesco Gianino, ha annullato, in data 14 gennaio, il provvedimento cautelare, disponendo la restituzione di quanto in sequestro, cioè 200.500 euro su due conti correnti. “È stato l’unico indagato che ha impugnato il decreto di sequestro del Gip Cannella“, sottolinea l’avvocato difensore dell’agente marittimo, Dina D’Angelo.
Gianino è accusato dalla Procura distrettuale, quale titolare dell’agenzia marittima “Mediterranean shipping agency” di Augusta, di aver concordato, con alcuni responsabili di Medici senza frontiere Belgio e Medici senza frontiere Olanda, un sistema di conferimento illecito e fraudolento di rifiuti considerati infettivi.
(Nella foto di repertorio: nave Aquarius)