Intemperanze in Consiglio comunale, Blanco chiarisce e porge le scuse a Schermi
AUGUSTA – Della lunga e accesa seduta consiliare del 31 marzo, in cui sono state approvate dopo l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione, le modifiche al regolamento e alle tariffe della Tari, è stata consegnata ai media anche una scena, da più parti stigmatizzata, che ha visto protagonista il consigliere comunale del M5s Uccio Blanco e coinvolto il neo consigliere di minoranza Giuseppe Schermi, fino allo scorso settembre “numero due” della stessa Giunta pentastellata.
È il consigliere di maggioranza Blanco a inviare una nota in data odierna, nella quale prova a “rendere chiarezza sulla vicenda“, avvenuta, si ricorda, durante una delle numerose sospensioni della seduta: “Il consigliere Schermi, ripreso dal Presidente del Consiglio mentre divulgava, in favore dei giornalisti presenti, permettendo che venisse fotografato dagli stessi, l’atto relativo alle tariffe Tari non ancora deliberato, quindi non pubblico, reagiva in malo modo a tale richiamo, innervosendosi oltremodo, scagliandosi e inveendo verso la presidenza e verso i banchi dei colleghi dell’opposizione. Con lo spirito di calmare il consigliere, mi sono avvicinato e lo invitato a sedersi e alla ragionevolezza, ma questi in preda ad un isteria incontrollabile non induceva a calmarsi“.
Quindi spiega perché abbia ritenuto di dover attraversare l’aula, raggiungendo Schermi, quando ormai quest’ultimo era rientrato tra i banchi dell’opposizione: “Considerati i buoni rapporti che erano intercorsi quando lo stesso Giuseppe Schermi ricopriva il ruolo di vicesindaco e assessore fra le file della maggioranza, mi sono lasciato andare ad una battuta bonaria con sentimento e animo proteso a riportarlo alla ragione. La frase incriminata si annovera tra le classiche espressioni siciliane che si dicono ad un amico-conoscente, ovvero “assettiti e cammati se no ti scippu a testa”, che letta, ovviamente, lascia spazio a diverse interpretazioni, viceversa verbalmente, in funzione del tono e dei modi espressivi usati, può avere altri significati“.
Il consigliere Blanco non si esime dall’assumersi le proprie responsabilità: “Chiedo venia, a Giuseppe, al Consiglio tutto, ai cittadini per il momento di intemperanza ch’è scaturito in seguito“. Inoltre afferma che non replicherà a ulteriori commenti o illazioni sulla vicenda, respingendo in questa occasione una volta per tutte l’accusa di “atteggiamento da bullo con il quale “qualcuno” mi vuole etichettare” e sostenendo che “è stato un semplicemente un malinteso che, mio malgrado, viene ora utilizzato strumentalmente per spostare l’attenzione dal primo abbassamento delle tariffe Tari che questa Amministrazione ha deliberato“. Conclude: “Al di là delle personali connotazioni politiche, confermo il mio impegno per fare qualcosa di positivo per la nostra città“.
Interpellato dalla redazione, il consigliere comunale Giuseppe Schermi non ha ritenuto, al momento, di doversi esprimere a riguardo.
(Nella foto in evidenza: la vicenda oggetto della nota, estratto 4h 09′ delle riprese istituzionali sul sito del Comune di Augusta)