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Nasce la “Società augustana di storia patria”, per smarcarsi dal Comune

AUGUSTA – Viene resa nota attraverso un comunicato la nascita della “Società augustana di storia patria”. Come ventilato diversi mesi fa, un gruppo di studiosi, ricercatori e cultori, appassionati della storia della città di Augusta, tra cui due recentemente confermati per bando nella Commissione comunale di storia patria, Giuseppe Carrabino e Salvatore Romano, ha costituito un’associazione di studi di storia patria.

La Società, attraverso il suo statuto, s’ispira alle realtà simili già esistenti in altre città d’Italia libere e indipendenti soprattutto dalla politica. Per noi, infatti, un’istituzione comunale che si occupa di storia patria corre il rischio di essere sia vittima dei tempi, sia degli umori della politica, con tutti gli ostacoli che ne derivano“. Così, per smarcare tale attività dall’ente comunale e, più che altro, dalle amministrazioni, motivano la nascita della nuova realtà culturale i suoi promotori. Oltre ai suddetti Carrabino e Romano, figurano Carmela Mendola, Cristina Rossitto, Corrado Di Mauro, Giuseppe Ramaci, Fabio Martino Granata e Gabriele Ragusa.

C’è anche un primo elenco di soci onorari accreditati e operanti nel mondo accademico ovvero d’illustri studiosi e docenti universitari: il prof. Paolo Giansiracusa, docente presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania; il prof. Eugenio Magnano di San Lio, docente presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Catania; il prof. Luigi Lombardo, etnoantropologo; il prof. Luigi Amato, docente di Estetica presso l’Università degli Studi di Palermo; il dott. Ray Bondin, ambasciatore Unesco per i siti definiti “Patrimonio dell’Umanità”; la prof.ssa Cettina Pipitone Voza; il rev. mons. Pasquale Magnano, direttore dell’Archivio storico diocesano di Siracusa; il dott. Marcello D’Aleo, direttore del Centro meridionale ricerche genealogiche.

La Società viene definita “aperta alla cittadinanza e alle altre aggregazioni culturali” e si chiarisce la direzione dell’apertura: “Alla nostra Società potrà aderire indistintamente chi manifesta interesse per la nostra storia locale, chi ama e vorrà lavorare nel progetto di ricerca stabilito dallo statuto, che ripetiamo mira esclusivamente allo sviluppo di quest’aspetto particolare della cultura augustana. Per i fondatori i titoli di studio e accademici non saranno la discriminante per aderire alla Società, è invece indispensabile l’amore per la città di Augusta e per la sua storia materiale e immateriale. Pertanto potranno iscriversi alla Società i singoli cittadini e, attraverso i loro rappresentanti, le diverse unioni e associazioni civili e culturali regolate da uno statuto. Tutti gli iscritti, aderendo al progetto e agli ideali della Società, riceveranno le pubblicazioni edite dalla Società e parteciperanno attivamente alla programmazione dell’anno sociale“.

Proprio tali finalità dichiarate lasciano intendere un operato simile a quello svolto per mezzo secolo dalla Commissione comunale di storia patria, con la pubblicazione in particolare di 35 numeri dell’apprezzato “Notiziario storico di Augusta”, prima che la stessa, della quale Carrabino è stato l’ultimo presidente, restasse impantanata in bandi e polemiche con l’Amministrazione pentastellata. Nei prossimi giorni, come si apprende dal comunicato, la Società eleggerà le cariche previste dallo Statuto, avvierà la campagna di adesioni e formulerà il programma delle attività.

(Nella foto di repertorio in evidenza, da sx: il sindaco Cettina Di Pietro, Giuseppe Carrabino, Salvatore Romano)


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