Politica

Ospedale “Muscatello”, Canigiula paventa una riduzione estiva di posti letto

AUGUSTA – Lancia un nuovo allarme sulla situazione dell’ospedale “Muscatello” di Augusta il consigliere comunale d’opposizione Enzo Canigiula, che da anni contesta anche duramente il ridimensionamento del nosocomio e la gestione da parte sia della direzione generale dell’Asp di Siracusa che della direzione del distretto sanitario. E proprio ieri è stato ufficializzato che, dopo quattro anni, Salvatore Brugaletta lascia la guida dell’Azienda sanitaria provinciale, di cui è stato direttore generale e poi commissario, alla volta di Cuneo.

Oggi Canigiula paventa una sorta di ridimensionamento stagionale. “Con il sopraggiungere del periodo estivo si rincorrono voci preoccupanti che riguardano due reparti del nosocomio di Augusta – afferma – Pare infatti che, per far fronte alle legittime esigenze del personale infermieristico di accedere al sacrosanto periodo di ferie, si sia pensato di accorpare i reparti di neurologia (10 posti letto) e medicina (18 posti letto) con conseguente fatale ridimensionamento dei posti letto di neurologia. Questo può avvenire in un ospedale con un cospicuo numero di posti letto e non certo al Muscatello, a causa del già precario numero di posti letto. Aggiungo che statisticamente nel periodo estivo si eleva esponenzialmente il rischio ictus, per cui è assolutamente inopportuno portare avanti un’ipotesi che potrebbe significare disagio con rischio della vita del paziente e altrettanto pericoloso rischio di sovraffollamento del Pronto soccorso“.

Il nostro ospedale – sottolinea il consigliere comunale – oggi conta di 60 posti letto, minimo storico, che potrebbero essere ulteriormente “depredati”. Ovviamente in via temporanea ma la gestione sanitaria del Muscatello ci ha abituati a cose ben peggiori“.

Canigiula collega il paventato disagio stagionale alla carenza di personale determinata lo scorso autunno. “Nel mese di novembre – ricorda – non sono stati rinnovati i contratti del personale infermieristico precario. Questi non solo non sono più stati reintegrati ma è un dato di fatto che le uniche assunzioni andate in porto hanno riguardato personale infermieristico che è servito per l’apertura di Terapia intensiva (Rianimazione) degli ospedali di Avola e di Lentini, “dimenticando” di reintegrare il personale precario licenziato ad Augusta nel novembre 2017“.

Auspico che i vertici dell’Asp – conclude il consigliere –, e su questo vigilerò con attenzione, intervengano per scongiurare quello che potrebbe diventare l’ennesimo “saccheggio” del nostro ospedale trovando una soluzione che possa far godere del sacrosanto periodo di riposo il personale infermieristico dell’ospedale di Augusta senza intaccare il numero dei posti letto, ma soprattutto affinché a pagare non sia ancora una volta la nostra città“.


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