Recital “Elena liberata” del Liceo Megara: la riabilitazione contemporanea di un personaggio “diffamato”
AUGUSTA – Una conferenza in forma di recital sul tema “Elena liberata” si è tenuta ieri pomeriggio al plesso “Giovanni Pascoli” (noto come “Cappuccini”) dell’Istituto comprensivo “Principe di Napoli”, su iniziativa del Liceo “Megara” di Augusta diretto da Agata Sortino.
I giovani studenti-attori del liceo classico, segnatamente Alessia Castorina, Sara Tedesco, Vincenzo Coppola, Giuseppe Ferro e Guido Marturana, hanno compiuto un viaggio alla riscoperta del personaggio femminile più narrato al mondo, leggendo i brani estratti dal ricco corpus della letteratura occidentale, supportati dai docenti-relatori Carmelo Giummo, Giusy Pugliares e Alessandra Traversa.
Dannata ma bella, dal candore che seduce, Elena è la donna che, per l’Omero dell’Iliade, morte e guerra produsse agli Achei. Ad infamarla il suo solo nome, il peccato per una notte di sesso con Paride, re di Troia che la rapì. Odio profondo ed eterno verso di lei, che la conoscenza del mito e la lettura dei classici rendono memorabile.
Da Omero a Gorgia, da Stesicoro a Euripide, poi ancora Luciano, citando anche Dante che ne fa un’anima infernale, peccatrice di lussuria, passando per Marlowe, Goethe, fino ad arrivare al Novecento con Yeats e Saferis, Elena porta con sé la nomea di amante di Paride e traditrice di Menelao, regina di Sparta rinnegata per colpe che le sono state attribuite dalla storia e dalla stessa letteratura, da cui però, come si fa emergere nel recital, riesce a liberarsi.
“Gli uomini ne hanno approfittato e gli autori non hanno smesso di preferirla ad altre protagoniste femminili – ci ha detto la docente Traversa – Noi siamo partiti dal presupposto della diffamazione ma ci son voluti secoli perché Elena si riabilitasse come personaggio attuale, destinato a restare e ispirare sempre e comunque“.
“Abbiamo realizzato questo recital su invito del direttore del museo archeologico di Lentini, che ci ha proposto di fare qualcosa che fosse incentrato sull’encomio di Elena di Gorgia, ma noi intorno abbiamo costruito tutta un’altra cosa – aggiunge il docente Giummo – Per me Elena è un personaggio che mai scomparirà. Elena è Ulisse, è come il Don Giovanni, Elena è come Faust, pertanto sarà sempre ripresa e mai abbandonata. Anche se l’unica cosa che irrita è quando lo si fa per assecondare banali giochetti volgari di parole sul suo nome, usato per designare tutt’altro rispetto a ciò che il mito ci insegna“.
In poco più di cinquanta minuti, docenti e studenti sono riusciti a creare un’atmosfera ricca di suspence, con il supporto e la proiezione di immagini scelte con cura e musiche ad hoc. Simili iniziative, tra le diverse promosse nel corso dell’anno dal Liceo “Megara”, come ha ricordato la docente Giusy Pugliares, ribadiscono la centralità di latino e greco per far acquisire alle nuove generazioni una consapevolezza dei legami e dei nessi tra le epoche dell’uomo, attraverso quella letteratura che rievoca spesso gli stessi temi dandone prospettiva diversa. Ancora, come esposto dalla docente Gabriella Rista, l’importanza di questa tipologia di lavori è quella di insegnare ai ragazzi ad amare e apprezzare la cultura, quale strumento per “accendere” l’intelletto.
Alessandra Peluso