Pesca di frodo di ricci di mare nei pressi del Vetrano, interviene la Guardia costiera
AUGUSTA – Questo sabato mattina, a seguito di una segnalazione telefonica da parte di un privato cittadino di due soggetti intenti a pescare ricci di mare, presumibilmente di frodo, la Guardia costiera di Augusta ha effettuato un intervento nella zona costiera tra contrada Vetrano e contrada Beneficio.
L’unità navale militare dipendente, il battello Gc A79, inviato sul luogo ha constatato che i due pescatori segnalati avevano già guadagnato la riva. Pertanto, uno dei militari è sbarcato dal battello, procedendo ad ispezionare la scogliera, ed appurando, su un’autovettura parcheggiata nei pressi verosimilmente nella disponibilità dei due subacquei, se si potesse scorgere qualcosa di rilevante, con esito negativo.
Una volta ripreso a bordo il militare, l’unità della Guardia costiera ha effettuato una ricerca visiva sullo specchio acqueo circostante, rinvenendo, poco dopo, un retino adagiato sul fondale, profondo circa 7 metri. Utilizzando il rampino in dotazione, il retino è stato issato sul battello, ed è stato possibile appurare la presenza, al suo interno, di circa 400 esemplari di riccio.
I preziosi echinodermi sono stati sequestrati e, ancora vivi, sono stati rigettati in mare, al largo, a debita distanza dalla zona ove è stato effettuato il sequestro, dallo stesso battello Gc A79.
Si ricorda che la pesca di ricci è consentita solo nei limiti di 50 unità per persona e comunque al di fuori dei mesi di maggio e giugno, in cui permane il divieto assoluto di cattura. A tal proposito, la collettività viene invitata a collaborare, segnalando l’ipotetica perpetrazione di condotte che possano essere connotate dai caratteri della illiceità.
