AUGUSTA – Aveva destato non poca preoccupazione in Città la scomparsa della trentaseienne Lissie Marie P., Elisa Maria per i propri concittadini, di cui si apprendeva solo in tarda mattinata.
In realtà la richiesta di aiuto resa pubblica in mattinata attraverso i social network, che ha trovato una incredibile rete solidale di condivisioni, sarebbe stata preceduta dalla tempestiva denuncia da parte del padre Angelo presso la locale Stazione dei Carabinieri, avvenuta circa una settimana fa.
Si pensava che la ragazza di origini statunitensi e residente ad Augusta da un paio di anni, con problemi psichici scaturiti da un incidente stradale, fosse incapace di provvedere a se stessa. Ma la sua avventura ha dell’incredibile.
Lissie Marie, poco dopo la scomparsa, circa una settimana fa, si trovava per le vie di Catania quando, grazie all’aiuto di alcune persone resesi conto delle sue difficoltà, veniva condotta e ricoverata all’ospedale “Cannizzaro” del capoluogo etneo. Da lì il successivo trasferimento all’ospedale “Umberto I” di Siracusa, dove, conosciuta per un passato ricovero, è stata affidata alle cure di un medico.
Così il contatto con i Carabinieri di Augusta che si adoperavano nella ricerca, che ha consentito al padre, accompagnato per l’occasione dal concittadino Mimmo Di Franco, di ritrovare la figlia e la serenità. Abbiamo raggiunto telefonicamente il padre Angelo, che conferma che Lissie Marie sta bene, sta riposando in seguito alle cure mediche ricevute e verrà dimessa tra una settimana.
Ancora un mistero come la giovane sia riuscita a sopravvivere nei giorni di viaggio solitario senza denari e soprattutto senza i farmaci di cui necessita.
Il padre, adesso, manifesta la volontà di cercare, sempre ad Augusta, una sistemazione più accogliente per il futuro prossimo, in modo tale da poter garantire alla figlia con cui convive maggiori spazi di tranquillità.