Politica

Sbarchi senza fine ad Augusta, il sindaco Di Pietro preannuncia sciopero della fame

AUGUSTA – Mercoledì mattina si è registrato l’ennesimo sbarco assistito di migranti al porto commerciale di Augusta, un fenomeno che dall’ottobre del 2013 con l’avvio dell’operazione “Mare nostrum” non ha più conosciuto soste, neppure nelle stagioni con condizioni meteo marine avverse. Si è trattato dello sbarco numero 34, per un totale di 13.624 migranti arrivati nell’anno in corso, che si vanno ad aggiungere ai 107 sbarchi, con 22.831 migranti, dello scorso anno, secondo il report della Questura di Siracusa.

Battaglie politiche, petizioni popolari, comitati di cittadini e, dal suo insediamento, le iniziative dell’Amministrazione pentastellata e la mozione unitaria del Consiglio comunale non sono bastati a dissuadere il governo Renzi e in particolare il ministro dell’Interno Angelino Alfano dal fare di un porto strategico industriale e commerciale, oltre che militare, il principale punto di accesso all’Italia e all’Europa per l’epocale fenomeno migratorio nordafricano.

Sventato, anche con ripetute interrogazioni parlamentari da parte di diversi gruppi partitici, il rischio di vedere trasformato il porto di Augusta in un “hotspot” europeo per l’immigrazione, ovvero un grande centro di identificazione e accoglienza permanente, questo giovedì mattina il sindaco Cettina Di Pietro, dal Blog di Beppe Grillo, fa breccia nei social network annunciando che “è ora di pretendere rispetto per la nostra Città“.

Il Sindaco pone l’accento sulla sicurezza dei cittadini, non solo augustani, scrivendo: “Da mesi, con i portavoce regionali e nazionali del M5s, chiediamo al Governo di fare il suo dovere perché finora s’è dimostrato totalmente incapace a gestire correttamente il fenomeno, lasciando tutte le responsabilità in capo ad un sindaco. Perché quella che doveva essere una soluzione temporanea, appunto per l’emergenza, è invece divenuta la regolarità. E quelle tende nel porto sono ancora lì. Ciò nonostante si tratti di un porto commerciale di importanza globale (core), che sia stato individuato come sede di autorità portuale, la presenza sul territorio dell’arsenale della marina militare, di una base Nato e di uno dei centri petrolchimici più ampi d’Europa. Anche un bambino può comprendere le implicazioni in termini di sicurezza nazionale“.

Critica ancora una volta la gestione del fenomeno da parte del Governo: “Il ministro Alfano, dopo aver declamato in aula che “ad Augusta non si farà l’hot spot” non ha fatto seguire i fatti alle parole e non aver messo l’etichetta “Hot spot” non cambia la sostanza delle cose: Augusta è il porto maggiormente coinvolto negli sbarchi. La situazione è estremamente critica“.

Quindi, l’annuncio: “I nostri portavoce in commissione Cie-Cara hanno ottenuto dal Governo l’impegno a intervenire con grande urgenza sulla questione, a cominciare dalla questione legata ai minori non accompagnati. Così a partire dal 5 agosto dovrebbe partire il ricollocamento dei minori attualmente ospitati nelle tende del porto commerciale. Il condizionale è d’obbligo trattandosi di questo Governo. Sono pronta a iniziare lo sciopero della fame affinché venga tutelata la sicurezza dei miei concittadini se il 5 agosto non si muoverà nulla“.


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