AUGUSTA – Il violento ed eccezionale nubifragio di mercoledì scorso ha certamente fatto emergere tutte le problematiche idrogeologiche e infrastrutturali irrisolte del territorio cittadino. Come della necessaria pulizia dei canali di scolo e dei tombini, che comunque pare sia stata disposta dal Comune alcuni giorni prima, e della decennale inadeguatezza della rete fognaria, che ad ogni acquazzone determina un grave problema ulteriore.
Nonostante i quartieri più popolosi non siano esenti da questo genere di disagi, su segnalazione del nostro lettore G.D.V., intendiamo porre l’attenzione sull’area neanche tanto periferica di contrada Cozzo Filonero, a ridosso della Strada statale 193.
Come si evince dalla foto in alto a sinistra, scattata qualche ora prima del nubifragio, nell’area menzionata capita di incontrare un bivio con strade di competenza comunale e di eguale importanza ma con destini diversi. Da una parte asfalto e illuminazione pubblica. Dall’altra pericolose buche, terra che diventa fango alle prime piogge, assenza di illuminazione e tombini scoperti.
C’è un esteso tombino scoperto in particolare, ritratto nella foto in basso a destra, in cui si vedono distintamente scorrere le acque reflue, che risulta coperto da una pedana in legno mobile. Lo stato di abbandono e i rischi per l’incolumità dei residenti, in particolare dei bimbi che sono soliti percorrere il quartiere in bicicletta, sono evidenti. In più, ci viene ricordato che nelle occasioni di sciopero o di generale disagio che coinvolgono la principale via di accesso alla Città, queste strade vengono considerate dagli automobilisti augustani quali unici percorsi alternativi.
Cecilia Casole