Si mostra alla città il “Collettivo Antigone”: campagne di sensibilizzazione su migrazioni e ambiente


AUGUSTA – Si è svolta martedì pomeriggio, 21 dicembre, nel salone di rappresentanza del Circolo Unione di Augusta, gentilmente concesso dalla presidente Gaetana Bruno, la presentazione del “Collettivo Antigone“, progetto editoriale portato avanti sul web da alcuni giovani augustani e caratterizzato dal forte impegno sociale nelle pieghe della realtà delle migrazioni.
Ad aprire l’iniziativa, particolarmente partecipata nonostante le condizioni meteo avverse, sono state le padroni di casa, Gaetana Bruno ed Elena La Ferla, che l’hanno accolta con entusiasmo e condivisione. A seguire, il saluto del sindaco Cettina Di Pietro, non solo istituzionale, bensì improntato sulla commozione vissuta durante molti degli sbarchi al porto commerciale megarese, a cui ha assistito da amministratore in prima linea.
Quindi si sono presentate due delle quattro autrici del blog “Collettivo Antigone”, con il primo intervento da parte della giovane che l’ha ideato, Maria Grazia Patania, interprete augustana emigrata in Germania, entrata in contatto con le complesse storie di migranti in occasione di una parentesi di due anni fa come volontaria nel centro di accoglienza emergenziale delle cosiddette “Scuole verdi”. In quell’occasione ebbe l’idea di raccontare le loro travagliate vicende umane, utilizzando il linguaggio e il veicolo di comunicazione, appunto, di un blog.
Dall’impostazione aperta dello strumento mediatico, sono nate collaborazioni con altri giovani, che hanno messo a disposizione le rispettive professionalità. Tra questi, Claudia La Ferla, sceneggiatrice augustana, che ha offerto al progetto le proprie competenze di cultrice di cinematografie considerate “minori” come quella africana, coreana e messicana. Inoltre, si occupa per il blog delle problematiche ambientali connesse alla presenza nel territorio dell’imponente polo petrolchimico, su cui ha sviluppato un progetto cinematografico in fase di pre-produzione dal titolo “Zero,2”, dedicato alla memoria del dottor Giacinto Franco.
Completano lo staff del progetto editoriale due autrici, la torinese Cristina Monasteri e la napoletana Francesca Colantuoni, la quale coordina un gruppo di traduttori per far sì che il blog venga letto anche in lingua inglese, spagnola, portoghese e francese, occasionalmente in lingua tedesca. Collabora inoltre la fotografa augustana Alessandra Lucca, curatrice delle grafiche delle iniziative del gruppo.
Il “Collettivo Antigone” vanta collaborazioni di rilievo, in particolare con quattro fotografi, dal calabrese Francesco Malavolta, fotoreporter dei “popoli in movimento”, al catanese Michelangelo Mignosa, entrambi presenti all’iniziativa augustana, al palermitano Francesco Faraci, al romano Riccardo Pareggiani. Con i loro scatti è stata allestita una mostra, fino a questo venerdì, nell’apposita sala del Circolo Unione.
Malavolta ha portato la personale e professionale cruda testimonianza, mostrando al pubblico una serie di video realizzati durante le operazioni di soccorso dei migranti nel Canale di Sicilia, mentre si trovava a bordo dell’imbarcazione della Ong internazionale “Moas“, acronimo che sta per “Migrant offshore aid station”. “Moas” nasce due anni fa su iniziativa dei coniugi Catrambone, con l’intento di raccogliere l’appello di Papa Francesco a “non globalizzare l’indifferenza”, e recentemente ha promosso una campagna per l’apertura di corridoi umanitari.
Sono intervenuti in conclusione di serata anche alcuni giovani migranti, accolti da famiglie augustane che ne sono diventate tutrici, i quali, manifestando la propria gratitudine nei confronti della comunità cittadina, hanno generato un forte senso di commozione nel pubblico presente.
Per il “Collettivo Antigone” si profilano ancora nei prossimi mesi campagne di informazione e sensibilizzazione alla tutela del diritto alla vita, intesa nella sua accezione più ampia, applicabile non solo al tema delle migrazioni, ma anche alla difesa dei diritti inviolabili delle donne e dei bambini e, come summenzionato, alla questione ambientale.