AUGUSTA – Nella sede del movimento Cambiaugusta, già lista civica, si è tenuta questa mattina una dettagliata conferenza stampa. Il presidente del movimento Marco Stella, candidato sindaco nelle ultime due tornate amministrative, e il consigliere comunale Giuseppe Di Mare hanno fatto un’analisi di quanto accaduto politicamente in questi due mesi e mezzo dall’esito elettorale e hanno definito le proposte del movimento.
Gli aspetti ritenuti di criticità sono stati riassunti da Marco Stella in alcuni punti fondamentali e rivelano il leitmotiv delle questioni trattate. Secondo Stella, la maggioranza che amministra la Città dimostra scarsa disponibilità al dialogo con le forze di opposizione, nonché incoerenza rispetto ai principi di onestà e trasparenza, parole d’ordine del Movimento 5 stelle durante la campagna elettorale. In particolare ha evidenziato che, in occasione della deliberazione del dissesto finanziario del Comune, “sarebbe stato un atto legittimo e chiarificatore presentare un elenco dettagliato dei debiti“, per valutare, attraverso un completo confronto con l’opposizione, un piano di rientro come alternativa al dissesto.
Stella ha lamentato un difetto di trasparenza anche su altri due aspetti. Sulle determine per il servizio di accalappiamento, ricovero e custodia dei cani randagi, per il quale sono stati liquidati circa 40 mila euro al mese nell’ultimo bimestre, in un periodo di ristrettezze economiche e “senza un avviso pubblico“, e sulla scelta di nominare un consulente ambientale esterno e retribuito. Non meno importante per Stella, “l’assenza dell’estate augustana, dal momento che le iniziative annunciate non sono state rispettate” e quelle realizzate, come Shortini Film Festival, non sarebbero state adeguatamente sostenute. Infine, conclude il presidente di Cambiaugusta, rimane irrisolto il problema del parcheggio del Faro.
La parte più propositiva della conferenza stampa è stata esposta dal consigliere comunale Giuseppe di Mare. Il consigliere, dopo aver protocollato il 19 agosto la mozione d’indirizzo per il Piano comunale dell’amianto, si è detto pronto a presentare una seconda mozione, quella per il cosiddetto “baratto amministrativo”. Come prevede l’art. 24 della legge 164 del 2014, consentirebbe alle fasce sociali più deboli di barattare, appunto, la propria manodopera con le tasse da pagare, mettendosi a disposizione del proprio Comune attraverso lavori socialmente utili e saldando contestualmente i propri debiti con il fisco.
Stella e Di Mare, congiuntamente, hanno annunciato che il movimento Cambiaugusta è “disponibile a fornire gratuitamente con i propri tecnici la regolamentazione necessaria” per attuare il baratto amministrativo, definendone i parametri di scelta dei destinatari e delle modalità del baratto stesso. A loro dire, si tratterebbe di un’iniziativa importante che valorizzerebbe il senso civico dei cittadini e garantirebbe sostegno e sollievo ai meno abbienti.
Diletta Casole