Storia di un gioco d’estate / Direzioni


STORIA DI UN GIOCO D’ESTATE di Elisabetta Ternullo
A testa in giù
il cielo è terra da affondare senza sprofondare,
la vita s’annega nel celeste capovolto
e nemmeno una nuvola si affaccia [per adesso]
a mangiare questo stupore.
A testa in giù
il mare insinuante è cielo che non piove
il vento, intanto, gioca
a mischiare colori-confini
e nemmeno una voce si stende [sottosopra]
a tradire il candore.
A testa in giù
solo la luce è al suo posto in ogni posto
e sorride giocosa
spoglia di gravosa gravità.
DIREZIONI di Marcella Di Grande
Ogni disordine diventa ordine se permettiamo al tempo di modificarsi.
Ogni emozione diventa una nuova emozione se scegliamo di cambiare prospettiva.
Ogni vuoto diventa pieno se impariamo a cambiare direzione ai sentimenti.
Ogni goccia diventa mare se espandiamo i suoi confini.
Ogni dolore diventa consapevolezza se lo guardiamo da dentro.
Ogni muro diventa cascata se troviamo il modo di attraversarlo.
Ogni persona diventa bellezza se con le parole tiriamo fuori il suo oceano regalandole un pezzo limpido del nostro cielo sul quale poggiarsi, lieve.
(Foto in evidenza: Salvo Bellistri)