Vertenza Bpis, i sindaci di Augusta e Melilli chiedono tavolo prefettizio con Sonatrach e Coemi


AUGUSTA – Con una nota trasmessa dal Comune di Melilli, il sindaco Giuseppe Carta e il collega di Augusta, Giuseppe Di Mare intervengono congiuntamente sulla vicenda, di cui ci siamo occupati ieri l’altro, che vede nel “limbo” circa cento lavoratori della Bpis, ditta elettrostrumentale con sede in contrada San Cusumano, nel territorio di Augusta, specializzata in valvole di sicurezza per il petrolchimico, dichiarata fallita dal Tribunale di Siracusa un mese fa.
“Dopo aver perso ad ottobre la commessa con Sonatrach, l’impresa si è trovata di fronte al fallimento decretato dal Tribunale di Siracusa e i lavoratori ne hanno pagato il prezzo maggiore, tranne per una trentina che sono stati assorbiti dalla Coemi, subentrata nel contratto di manutenzione della raffineria Sonatrach“, si premette nella nota.
“Per i sindaci Giuseppe Di Mare e Giuseppe Carta – si legge – deve urgentemente intervenire lo stabilimento megarese (Sonatrach, ndr), con i suoi vertici e istituire immediatamente un tavolo di confronto con il territorio, prima che la situazione degeneri più di quanto già non lo sia“.
“I sindaci Di Mare e Carta vicini ai lavoratori, manifestando fortissima preoccupazione, chiedono un incontro urgente a sua ecc. il Prefetto di Siracusa coinvolgendo Sonatrach, Coemi e rappresentanti sindacali” e, si conclude nella nota congiunta, “annunciano già che si attiveranno con tutti i canali a loro disposizione, per aiutare gli operai oggi di fatto ex dipendenti della Bpis“.
(Nel collage di copertina, da sinistra: i sindaci Giuseppe Carta e Giuseppe Di Mare)