Zes della Sicilia istituite, Augusta rientra con aree del porto e della zona industriale


AUGUSTA – È stato firmato ieri a Roma dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, il decreto istitutivo delle Zone economiche speciali (Zes) per la Regione siciliana. Saranno due, una per la Sicilia orientale e una per la Sicilia occidentale, per un totale di quasi 6 mila ettari, tra aree portuali, retroportuali e aree di sviluppo industriale.
Si tratta del passaggio finale di un percorso iniziato nel marzo 2018 con l’istituzione da parte del governo Musumeci della Cabina di regia regionale, e terminato nell’agosto 2019, quando è stata completata l’identificazione e la delimitazione delle due Zes, con la redazione dei rispettivi Piani strategici.
Nella Zes Sicilia orientale, sono inserite diverse aree del territorio di Augusta, come da Piano strategico regionale: “area industriale Augusta-Melilli” e “porto di Augusta“.
L’obiettivo delle Zone economiche speciali è quello di attrarre investimenti in particolar modo nell’ambito dell’economia “portuale” in settori come la logistica, i trasporti e il commercio, e di accompagnare la transizione ecologica degli insediamenti produttivi, attraverso una drastica semplificazione amministrativa e la possibilità di accedere a forti sgravi fiscali.
Per completezza d’informazione, nella Zes Sicilia orientale rientrano le aree industriali di Gela, Paternò, Belpasso, Messina-Larderia, Villafranca Tirrena, Augusta-Melilli, Priolo Gargallo, Siracusa, Milazzo-Giammoro ed Enna e ancora il porto di Catania con il retroporto, l’Asi, l’interporto e Mas, Tremestieri, il retroporto di Milazzo, il porto di Augusta, l’aeroporto di Comiso, l’interporto di Melilli, il porto di Pozzallo con il suo retroporto e infine il porto di Messina e la zona della fiera.
Successivamente sono state integrate aree dei comuni di Avola, Militello in Val di Catania, Carlentini, Vittoria, Francofonte, Solarino, Scordia, Floridia, Vizzini, Acireale, Rosolini, Pachino, Troina, Lentini, Palazzolo Acreide, Ragusa, Niscemi, Gela, Mineo e Messina.
I benefici economici delle Zes sono previsti dal decreto legge ‘Mezzogiorno’ n. 91/2017 e vedono notevoli incentivi fiscali più credito d’imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro e un consistente regime di semplificazioni che saranno stabilite da appositi protocolli e convenzioni e che comunque prevedono anche l’accelerazione dei tempi procedimentali per garantire l’accesso agli interventi di urbanizzazione primaria (gas, energia elettrica, strade, idrico) alle imprese insediate nelle aree interessate.
(Nella foto di repertorio in copertina: porto Megarese)