A mia madre / Lettera a mia madre


A MIA MADRE di Elisabetta Ternullo
Il mio cuore
dovrebbe portare i battiti
all’unisono col pulsare del mondo.
Le iridi,
tornare vergini alle origini
del miracolo del creato.
L’utero della terra,
vibrare al tremore vivido e silente
di doni covati e partoriti.
Solo in questa naturalezza, madre mia,
potrei farti sentire
come mi sei profondamente radicata
e come mi cuci ali
perché io voli
più di come tu
abbia potuto mai.
LETTERA A MIA MADRE di Marcella Di Grande
Laddove ti aspetto seduta a gambe incrociate sulla soglia della mia vita non posso che dirti grazie.
Grazie perché se non fossi entrata nel mio letto in quella notte gelida ad accendere un fuoco, oggi, sola, tremerei ancora. Grazie perché se non mi avessi nutrito dei tuoi giorni e delle tue parole, oggi sarei un povero mendicante che elemosina il cuore degli uomini. Grazie per tutte le volte che, col sorriso, hai rinunciato a te stessa, per farmi avanzare sulla via dei miei sogni. Grazie perché so già che quando busserai alla mia porta, come sempre si dissolveranno i nodi della mia anima e io, ancora bambina, poggerò, con gli occhi chiusi, la mia testa sul tuo petto e avvertirò i tuoi battiti, che piano levigheranno gli spigoli dei miei occhi e della mie labbra tese.
(Foto in evidenza: Salvo Bellistri)