Annunciato un presidio “per la smilitarizzazione e la tutela” di Punta Izzo
AUGUSTA – È trascorso oltre un mese dalle polemiche sull’ipotesi di riattivazione da parte della Marina Militare del poligono di tiro nella zona di Punta Izzo, indiscrezione poi smentita dalla stessa Marina. Venne annunciato allora un coordinamento “per la smilitarizzazione e la tutela di Punta Izzo”, composto da Legambiente Augusta, coordinamento dei comitati No Muos, Decontaminazione Sicilia e Marilighea.
Tale coordinamento intende adesso ribadire la proposta, in opposizione alla eventuale riattivazione del centro di addestramento militare dismesso anni fa, nella direzione invece della smilitarizzazione, della bonifica e dell’istituzione di un parco naturale e culturale, per “rendere l’area fruibile, valorizzarla e al contempo proteggerla dalle speculazioni edilizie“.
È stato programmato quindi un presidio, per domenica 7 agosto alle ore 10, da tenersi presso la spiaggetta del lungomare Granatello ubicata tra il Club Nautico e gli stabilimenti elioterapici della Marina Militare. Con una nota stampa, i promotori riferiscono la volontà di creare un momento di confronto e dibattito con la cittadinanza sul tema, sostenendo che “Punta Izzo è esempio emblematico della generale privazione di spazi sociali e di accessi al mare subita dalla comunità di Augusta, a causa delle servitù militari, dell’inquinamento industriale, degli scarichi fognari, delle privatizzazioni e del connesso abusivismo edilizio“.
Secondo i promotori, la questione è di interesse generale, e in particolare per i bambini, gli anziani e i diversamente abili, che non dispongono di mezzi di trasporto per raggiungere le contrade del Monte o le altre spiagge lontane dal centro abitato.
Nella nota, il coordinamento precisa: “Vogliamo rivendicare la restituzione alla città del comprensorio costiero che da Punta Izzo si estende fino alle soglie di Capo Santa Croce. Una vasta e preziosa porzione di territorio, da più di un secolo destinata a uso militare, che presenta una notevole importanza per la ricchezza di valori naturalistici, etnografici, storici, archeologici e socio-culturali“.