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Augusta, Camera del lavoro Cgil: numeri da brivido sull’occupazione in città

AUGUSTA – Non è stata una tradizionale conferenza stampa quella che la locale Camera del lavoro della Cgil ha tenuto, ieri pomeriggio, nell’ampio salone del Centro Caritas. È stata, sostanzialmente, un’assemblea a cui sono stati invitati, giornalisti a parte, amici, sostenitori, politici e consiglieri comunali vicini ai fini istituzionali della Cgil, il sindacato storicamente più a sinistra.

In carica dal 2017, la segretaria della Camera del lavoro, Lorena Crisci, affiancata dai componenti della segreteria provinciale Cgil Franco Nardi e Carmelo Rapisarda, ha tenuto la relazione di fine anno per mettere in evidenza, soprattutto, le criticità del sistema Paese e del comune di Augusta. La relazione è stata divisa per temi di interesse vitale, per la collettività nazionale e per la comunità augustana.

Per la salute, Crisci ha menzionato la prevista attivazione della “Casa di comunità”, di cui l’Asp di Siracusa ha approvato i progetti di fattibilità lo scorso febbraio. La Casa di comunità è quello “spazio aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 – ha ricordato Crisci – dove i cittadini possono accedere per l’assistenza socio-sanitaria interdisciplinare”. Una nota dolente segnalata dalla sindacalista è “quello che sta per avvenire” all’interno dell’ospedale “Muscatello”: “Per esempio – ha detto – lo spostamento del reparto di igiene potrebbe risultare insufficiente se pensiamo a una ripresa della circolazione del virus Covid“. La Camera del lavoro di Augusta ha aderito al “Forum provinciale della sanità pubblica” presentato dalla Cgil di Siracusa lo scorso mese e l’auspicio era che “il primo cittadino Di Mare aderisse a quest’iniziativa, come ha fatto gran parte dei suoi colleghi dei comuni della provincia”. L’ipotesi di Crisci è che il sindaco di Augusta “forse non ha voluto dispiacere a quella parte politica cui ha aderito ufficialmente di recente e che non ha nessun interesse a migliorare la sanità pubblica”. In campo sanitario, quindi, non poteva non accennare alla “irrisolta questione del depuratore delle acque reflue che, nonostante i molteplici commissari succeduti, resta ferma ancora allo stato progettuale“.

Sulla scuola, ha messo l’accento sulla perdita di autonomia di ben 11 istituti scolastici nel Siracusano, di cui uno, l’Istituto comprensivo “Salvatore Todaro”, in Augusta. “Sanità e scuola subiranno forti ripercussioni negative – ha asserito la segretaria della Camera del lavoro – se sarà attuata l’autonomia differenziata nelle regioni a statuto ordinario, dove medici e insegnanti potranno avere salari differenti, il che significherebbe un ritorno indietro di oltre cinquant’anni, al tempo delle gabbie salariali“.

Ad aumentare le preoccupazioni della Camera del lavoro sono i dati Istat sull’occupazione ad Augusta, dove risultano occupati poco più del 48 per cento degli uomini e il 23 per cento delle donne. “In questo quadro – ha sottolineato Crisci – l’eliminazione del reddito di cittadinanza e l’introduzione dell’assegno d’inclusione meloniano restituiscono alla povertà assoluta quei nostri concittadini ex percettori del sussidio, che ha consento a molte famiglie di sopravvivere”. Quanto al reddito di cittadinanza, ormai prossimo all’ultima erogazione mensile, si consideri che dai 2.752 censiti nel 2021, si è giunti ai 4.294 dichiarati nel 2023 idonei a percepirlo.

Sull’Amministrazione comunale, guidata da Giuseppe Di Mare, Crisci ha scagliato più d’una freccia. “La ciliegina sulla torta – ha esordito – quest’Amministrazione la pone con l’esternalizzazione del servizio riscossione tributi, che riguarderà le tasse sui rifiuti, sul canone patrimoniale, pubblicità, servizio idrico, sanzioni per violazione del codice stradale e oneri di concessione”. A suo dire, tale concessione a privati per riscuotere imposte comunali, da tre anni riscosse dagli uffici municipali, “graverà sulle casse comunali e non produrrà lavoro stabile, che è ciò che serve ai giovani del nostro territorio”.

La Camera del lavoro ha inoltre manifestato ferma contrarietà “alla firma del consiglio comunale di un atto che aderisce alla società mista, decisione del governo regionale, innescando quindi, un processo di privatizzazione dell’acqua”. Dopo gli auguri di rito, Lorena Crisci ha chiuso con l’esortazione: “Viva l’Italia antifascista”.


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