Augusta, due antiche anfore entrano nella collezione del Museo della Piazzaforte. Il lascito di un augustano benemerito
AUGUSTA – Due anfore antiche, provenienti dalle profondità del Mediterraneo, già trasferite per testamento da un benemerito cittadino al Comune di Augusta, dal 10 giugno scorso sono entrate a fare parte della collezione del Museo della Piazzaforte, ospitato al piano terra del Palazzo di Città e aperto da volontari ogni sabato mattina. Per l’occasione si è svolta una conferenza, promossa dal direttore del Museo, Antonello Forestiere, in collaborazione con il Kiwanis club Augusta, presieduto da Sebastiano Gulino, che ha trovato la condivisione del sindaco Cettina Di Pietro e dell’assessore alla Cultura, Giusy Sirena.
Un momento di sinergia tra enti di cultura e promozione pubblici e privati, organizzando appunto la conferenza pubblica tenutasi nel salone di rappresentanza del Municipio ed imperniata sulla storia del Museo e delle due anfore antiche.
L’evento è stato aperto per il Kiwanis da Salvatore Cannavà, per l’occasione cerimoniere, seguito dagli interventi di saluto del sindaco Di Pietro e del presidente del club service, Gulino. Ha quindi preso la parola Antonello Forestiere, che in un accorato ed articolato intervento ha ripercorso la storia del Museo della Piazzaforte di Augusta, inaugurato da Tullio Marcon al bastione San Giacomo del Castello Svevo il 16 febbraio 1990, poi chiuso al pubblico per indisponibilità del sito dall’inizio del 1996.
Dopo il grande successo di pubblico della mostra di cimeli in Municipio per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, il Museo ha riaperto ufficialmente con l’attuale direttore il 19 maggio 2012 nella piccola ma elegante sede municipale, che ha registrato ad oggi diverse migliaia di visitatori. Il futuro del Museo, secondo quanto ricordato da Forestiere, è quello di potere contare su ulteriori locali dove continuare a fare crescere la collezione riportando in sede anche gli ultimi grandi cimeli (vari cannoni, motore d’aereo tedesco, un siluro) che, a tutt’oggi sono ancora ospitati in comodato d’uso al “Museo dello Sbarco in Sicilia 1943” alle Ciminiere di Catania e in deposito presso la Marina militare a Terravecchia (una fotoelettrica, un galleggiante di idrovolante in sezioni, la famosa “Elica” del Belvedere della Villa).
L’assessore Sirena è quindi intervenuta nella sua qualità di studiosa di archeologia, intrattenendo il pubblico con una interessante relazione compendiata da immagini relative all’uso delle anfore nell’antichità come strumento per il commercio marittimo ed oggi testimonianza, attraverso il loro ritrovamento all’interno dei vari relitti, delle rotte commerciali e del livello degli scambi tra le varie popolazione che abitavano le sponde del Mediterraneo. Illustrati anche i vari tipi di anfore che nell’antichità venivano utilizzate di forma e dimensioni diverse a secondo del contenuto con le quali venivano riempite.
Le due anfore spunto della conferenza erano state donate per testamento al Comune di Augusta dal concittadino Paolo Petracca e, da tempo ospitate, nella saletta antistante il salone principale del primo piano del Municipio. Una è classificabile di tipo greco-italico ed è risalente al IV secolo a.C. circa; l’altra è di tipo africano e la sua datazione può porsi intorno al II secolo d.C..
Presenti alla conferenza anche il senatore Pino Pisani, il capitano di vascello Umberto Spolaor, vice comandante della Scuola di comando navale di Comforpat, un ufficiale in rappresentanza della Direzione di Marinarsen Augusta, il presidente del Centro studi storico militari Augusta (Cssma) nonché componente del Comitato di direzione dello stesso Museo della Piazzaforte, Vittorio Sardo, con i membri del comitato Domenico Collorafi e Carmelo Randone, oltre a numerosi collaboratori, soci del Kiwanis e di altri club e sodalizi cittadini.