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Augusta, il sindaco Di Mare non fu aggredito né minacciato: per il giudice “il fatto non sussiste”

AUGUSTA – Secondo la sentenza emessa dal giudice onorario Antonio Cannata del Tribunale penale monocratico di Siracusa alla conclusione dell’udienza predibattimentale (novità della riforma Cartabia) celebrata il 10 luglio, il sindaco Giuseppe Di Mare non fu neppure minacciato, lo scorso 26 ottobre nei pressi dei giardini pubblici, da parte del concittadino Aldo Raina, che è stato prosciolto dall’accusa residuale di minacce perché “il fatto non sussiste“.

Ne dà notizia l’avvocato Dario Fazio, che assiste legalmente l’imputato, nelle more che vengano depositate le motivazioni della decisione del giudice.

Si ricorderà che fu il sindaco Di Mare (nella foto di repertorio in copertina) a denunciare la vicenda sui social network, senza fare il nome dell’asserito aggressore, quale riferita conseguenza della contestazione mossa all’uomo, sul momento, per l’irregolare conferimento di “rifiuti edili” nel carrellato di un’attività commerciale. Il primo cittadino rendeva noto, raccogliendo innumerevoli messaggi di solidarietà, di avere sporto formale querela al locale commissariato di pubblica sicurezza, nei confronti dell’uomo che a suo dire lo aveva “aggredito e minacciato“, “iniziando dapprima con le minacce verbali – queste le parole del post sulla pagina social del primo cittadino, il 26 ottobre – e subito dopo passando a quelle fisiche“, ribadendo in un passaggio successivo di aver subito una “aggressione fisica“.

Il signor Raina Aldo, al termine dell’udienza, è stato prosciolto da tutte le accuse, sia da quella di lesioni personali in seguito ad una presunta aggressione fisica, sia da quella residuale di minaccia – scrive oggi l’avvocato Dario Fazio, in una nota stampa – La prima ipotesi era già stata esclusa dallo stesso Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa in seguito alla visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza, dai quali si evinceva che non vi era stata alcuna aggressione, come anticipato a suo tempo in un comunicato stampa (vedi articolo dell’1 novembre scorso, ndr)”.

Per ciò che concerne l’imputazione per il reato di minaccia, si è invece svolta l’udienza predibattimentale introdotta dalla riforma Cartabia – prosegue l’avvocato Fazio – All’udienza del 10 luglio, in seguito alle discussioni del difensori della parte civile e del Pm, che chiedevano che si procedesse con il giudizio dibattimentale, nonché del difensore dell’imputato (l’avvocato Dario Fazio, ndr) che chiedeva invece di non doversi procedere, il signor Raina è stato assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”“.

Esprime soddisfazione il signor Aldo Raina, per il tramite dell’avvocato difensore, a seguito della sentenza predibattimentale di proscioglimento, accogliendola quale “fine di un incubo“.

Interpellato da La Gazzetta Augustana.it, il sindaco Giuseppe Di Mare, che è assistito dall’avvocato Serpotta, commenta: “Le sentenze si rispettano. Ho profondo rispetto per il lavoro della magistratura, attenderò le motivazioni del Tribunale di Siracusa e, com’è nel mio diritto, insieme al mio avvocato, decideremo se e come procedere. Rimango, tuttavia, convinto di essere stato offeso, sul piano fisico e verbale. Per il resto, sono sereno: ho fatto il mio dovere di Sindaco e rifarei lo stesso nei confronti di qualunque cittadino se questi conferisse rifiuti contro ogni regola. Spero soltanto che non si ripeta l’accaduto ad opera di chi confida nell’impunità“.


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