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Augusta, le note di Morricone risuonano tra le candele alle porte del Castello svevo

AUGUSTA – Un concerto “live candlelight“, cioè dal vivo e a lume di candela, tributo al compianto maestro Ennio Morricone. L’iniziativa dell’associazione “Icob“, già un successo al Forte Vittoria, ieri sera ha conquistato il pubblico anche nel cortile della piazza d’armi antistante al Castello svevo, dove insiste la sede del commissariato di pubblica sicurezza.

Anche in questo caso le candele hanno dato nuova luce a un manufatto storico non adeguatamente conosciuto, come sottolineato in apertura da Marcella Passanisi, vicepresidente del sodalizio: la fortificazione a corno seicentesca, attualmente a servizio della Polizia di Stato, si erge sul precedente rivellino Santo Stefano (da cui il nome originario della Porta spagnola) che proteggeva il ponticello di accesso del castello voluto da Federico II di Svevia, fondatore di Augusta.

È stato altresì un modo per respirare l’aria, a distanza di alcune decine di metri, del Castello svevo, chiuso da oltre vent’anni mentre i lavori di restauro sono ripartiti appena un mese fa.

Tra le circa centocinquanta sedie disponibili, presenti autorità civili e militari del territorio. È intervenuto in apertura il questore Benedetto Sanna, che, in sintonia con il dirigente del locale commissariato Marco Naccarato, ha autorizzato la serata proposta dall’associazione presieduta da Alessandro D’Oscini.

Con il bis de “La califfa” (vedi foto di copertina), memorabile brano di Morricone del 1971, si è chiusa tra gli applausi la stagione dei concerti a lume di candela targati “Icob”, eseguiti quest’anno dal consolidato trio di maestri composto dal soprano Giulia Immè, dal violinista Christian Bianca e dal pianista Alessandro Mauro.

Il presidente dell’associazione organizzatrice, D’Oscini ha voluto citare la frase che Dostoevskij fa dire al principe Miškin nell’Idiota, “La bellezza salverà il mondo“, attualizzandone il messaggio di speranza rispetto alle gravi crisi internazionali in corso.

Nel primo pomeriggio di ieri, si è svolto anche un “open day” dei locali del commissariato, dedicato a una cinquantina di alunni della scuola media del comprensivo “Principe di Napoli”. A loro beneficio, agenti della polizia scientifica hanno fatto una piccola dimostrazione creando una “scena del crimine” e mostrando alcune tecniche di investigazione, donando infine dei gadget della Polizia di Stato.


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