Augusta, nuova silloge del finanziere poeta Seguenzia tradotta in georgiano
AUGUSTA – Fresca di stampa è la raccolta titolata “Granuli poetici“, con gli ultimi componimenti in versi di Salvatore Seguenzia (nella foto di repertorio in copertina), augustano classe ’69, poeta “federiciano” e scrittore per passione, essendo un ispettore in servizio nella compagnia delle Fiamme gialle di Augusta.
Procede la sinergia con il poeta Giuseppe Aletti, direttore dell’omonima casa editrice “Aletti editore” che ha recentemente portato ad Augusta, auspice proprio Seguenzia, la quindicesima edizione del festival poetico “Il Federiciano”.
Al fine di “mettere ancora più in risalto l’internazionalità della sua nuova opera“, come si legge in una nota della casa editrice, la silloge è stata tradotta in georgiano, lingua parlata non solo da quasi 4 milioni tra i residenti nello Stato caucasico sulla riva orientale del Mar Nero ma anche da altri 3,5 milioni di persone nel mondo (in particolare, da comunità georgiane in Turchia, Russia e Stati Uniti). La traduzione è stata curata da Elza Abbasova, già componente del team del candidato al Premio Nobel per la letteratura Dato Magradze, poeta nonché ex ministro della cultura della Georgia e autore dei testi dell’attuale inno nazionale.
“Grazie alla sinergia, oramai consolidata, tra il poeta georgiano Dato Magradze e il maestro Giuseppe Aletti“, le trenta poesie di Seguenzia, costituenti la raccolta poetica, sono state “apprezzate dai due illustri poeti per essere destinate ai lettori della Georgia“.
La prefazione dell’opera è stata curata dallo stesso maestro Giuseppe Aletti, il quale ha elogiato il contenuto dell’opera per le tematiche affrontate dal poeta augustano, ossia “i problemi delle realtà attuali, delle moderne vedute giovanili e delle problematiche esistenziali“. Infatti, secondo il direttore della casa editrice, l’autore “vive l’attuale contesto storico come un punto di svolta della poesia creativa in quanto, col dovuto rispetto, si ammorbidiscono le regole ferree per far spazio alle nuove esplorazioni e innovazioni formali e tematiche“.
Dal canto suo, il finanziere prestato alla poesia, premiato un mese fa a Palermo quale terzo classificato al 2° premio letterario “Antonio Veneziano” (poesia in vernacolo), riferisce che scrivere versi è “come ammirare le onde del mio amato mare da una caletta“, e specifica la similitudine affermando che “a volte bagnano la battigia, a volte si infrangono negli scogli ma, nello stesso momento, ascolto la melodia dell’anima della caletta“.
“Con questa pubblicazione – conclude la nota della “Aletti editore”, evidenziando la notizia della traduzione in georgiano – il poeta megarese si affaccia, per la prima volta, in una terra dove portare il suo pensiero in una lingua diversa; uno sconfinamento necessario poiché le tematiche sono universali e non mediabili da culture e storie differenti dalla nostra. Infatti, c’è la consapevolezza che in Georgia la cultura e la vita sociale sono diverse rispetto alla nostra essenza vitale; ragion per cui, attraverso questo nuovo stimolo, il poeta Salvatore Seguenzia vuole incrementare l’onda emotiva per poter acquisire, attraverso il suo pensiero sincero e trasparente, nuove linee guida che gli permettono di assimilare, da altre angolature, nuove visuali del sentimento poetico fondamentali per l’accrescimento empatico con chi ama la poesia, affinché possa ancora far risvegliare quell’emozione interiore che talvolta si cela nell’intimo esistenziale“.